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Bentornato Rino. Ciao Vincenzo.

Partiamo da Gattuso. Bentornato a casa tua, a Milanello e a San Siro. I precedenti non sono stati incoraggianti, dice qualcuno, prendendo spunto da Inzaghi, Seedorf e Brocchi. Ma Ancelotti l'hanno già scordato tutti? Il Milan e quello che rappresenta, lo spirito casciavit, è racchiuso in Rino Gattuso, è il porta bandiera di un Milan che oggi sembra non esserci più, ma c'è, eccome se c'è.

Un saluto a Vincenzo Montella è doveroso, vuoi perché ci ha regalato una grande gioia poco meno di un anno fa con la vittoria della Super Coppa Italiana, vuoi perché ci ha riportato in Europa dopo qualche anno di digiuno. Non ha vissuto il proprio funerale da vivo, come ha dichiarato, perché nessun vero tifoso rossonero si sarebbe mai permesso tanto anche metaforicamente, ma il rapporto si era logorato soprattutto a causa dei risultati e del gioco a poco entusiasmante. Grazie di tutto, soprattutto per averci fatto tornare a sognare. Non è poco.

Forza Vecchio Cuore Rossonero

G.B.



 

 

La scelta di Gattuso


Benevento-Milan: presentazione della partita


Quando esoneri l’allenatore è il progetto a fallire


L’esonero non è stato una sorpresa


Mirabelli sulle spine


Quando perdi, deve bruciare…


Si giocherà 3-4-3?


Lacrime, sudore e sangue


Se le punte sbagliano l’impossibile


Ritroveremo il vero Kessie?


Rijeka-Milan: presentazione della partita


La scheda dell’arbitro Mariani


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