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Il Milan attraversa un periodo di alti e bassi, anche se gli ultimi risultati parlano di una squadra che sta dimostrando la sua capacità di vincere otto partite nelle ultime undici.
Uno degli aspetti più discussi è l'assenza di gol da parte di Leao, nonostante il Milan mantenga una serie positiva dal nove dicembre e Leao offra assist e crea pericoli agli avversarsi.
Leao, un tempo noto per la sua spettacolarità ma talvolta distante dalla manovra di gioco, sembra aver ritrovato la forma fisica e la fluidità nella corsa.
Sebbene i gol tardino ad arrivare, c'è fiducia nella sua rinascita.
La sua evoluzione è evidente, soprattutto perché è l'unica opzione di pericolosità della squadra.
L'attesa di vedere la rete gonfiarsi è solo questione di tempo.
Dall'altra parte, il portiere Maignan è elogiato come uno dei migliori al mondo, contribuendo con prestazioni che regalano al Milan da dieci a quindici punti per stagione, ma le ultime prestazioni non sono state significativamente rilevanti.
Lo stesso si potrebbe dire per Theo Hernandez, che ha passato un periodo di appannamento, senza valutare che ha giocato spesso fuori ruolo e che l'allenatore lo ha fatto correre dentro il campo...
La soluzione proposta da alcuni è mettere sul mercato sia Leao che Maignan e Theo.
Perché?
Ma i migliori servono per far crescere la squadra, non per fare cassa per prendere dei giocatori da far crescere con pazienza.
Qual è il vantaggio?
Un giocatore venduto a 80 milioni non è rimpiazzabile con 4 da 20, non è che si può sempre tentare il colpo!
C'è ancora una coppa europea da onorare, la squadra si deve compattare su quell'obiettivo.
Per tutto il resto c'è tempo.
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