La magia è evaporata La squadra non è più la stessa dello scorso anno

27/01/2023

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Questo inizio anno è diventato un incubo.
A Salerno quasi pareggiamo una gara che meritavamo di vincere con 6 gol di scarto.
Con la Roma gli ultimi minuti hanno portato una partita che stavamo dominando sul 2-0 ad un rocambolesco pareggio.
Siamo stati eliminati in Coppa Italia dal Torino che ha giocato più di un’ora in inferiorità numerica.
A Lecce abbiamo riacciuffato una gara in cui eravamo sotto 2-0 dopo un’ora di abulia totale.
In Supercoppa (un derby!!!) non siamo entrati in campo e siamo stati presi a pallate.
Per arrivare alla sonora sconfitta di martedì contro la Lazio, che brucia ancora per come è stata affrontata, con un gol dopo 3 minuti...
Abbiamo preso una catervata di gol e abbiamo una difesa che definire “porosa” è un eufemismo.
Ma cosa è successo alla squadra che per oltre due anni ha espresso il miglior calcio del campionato?
E’ evidente che il gol di Abraham ha scosso l’ambiente, ma da lì a smettere di giocare c’è parecchi strada.
Certo, i mondiali pesano parecchio sulla condizione di chi c’era in Qatar, e magari è arrivato fino alla finale, ma molti giocatori si sono riposati per oltre un mese.
Eppure siamo sulle gambe.
Se non c’è la forma fisica non c’è la lucidità, e a questo Milan sembra che quello spirito effervescente che ci contraddistingueva sia evaporato.
Colpa dell’allenatore che fa giocare sempre i soliti fino a spomparli? Vero fino a un certo punto, poiché abbiamo disputato solo 5 gare dopo la sosta.
Vero è che dei nuovi quasi nessuno ha visto il campo fin da inizio partita, escluso Dest per mancanza di alternative. Evidentemente a Pioli il mercato estivo non è piaciuto, e ci tiene a farlo vedere.
Ovviamente a centrocampo manca Kessie, non rimpiazzato, che anche quando non era in forma era comunque fondamentale.
Ma tutto ciò non spiega perché il Milan scende in campo molle, abulico, deconcentrato, senza grinta. E senza entusiasmo.
Molti giocatori sono l’ombra di quelli fino alla pausa per i mondiali.
Tocca alla società e a Pioli rimettere insieme un puzzle che è caduto dal tavolo e ha tutte le tessere in terra.


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