L'AIA in malafede e dal Bahrain… Le notizie della vendita della società non oscurano i torti subiti

22/04/2022

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Ad ogni porcata arbitrale di quest’anno ci dicevamo che peggio non poteva capitare, non sappiamo se per autoconvincerci che il peggio fosse passato o perché ci si credesse davvero.
Martedì abbiamo avuto la riprova che il campionato in corso va considerato alla stessa stregua di quelli di calciopoli. La Juve aveva un suo stile nel “pilotare” i tornei, era in un certo modo consapevole e lo lasciava trasparire. Anche l’avversario di turno sapeva a cosa andasse incontro.
Qui però siamo davanti a dei capolavori del male. Abbiamo un sistema che si avvale di tecnologie all’avanguardia e di tempi predisposti per prendere decisioni opportune, eppure si riesce a indirizzare il risultato di una gara ugualmente, alla luce del sole. Chiediamo scusa al tifoso gobbo, qui siamo davanti ad una rapina a mano armato ed a volto scoperto.
Un caso controverso è fisiologico, due casi sono sfortuna, tre casi cominciano a metter dubbi, cinque casi è pura malafede. Ogni episodio borderline è a nostro sfavore e con tanto di spiegazione che lascia ancora più dubbi.
All’estero se ne accorgono e giustamente si fanno grasse risate guardando l’evoluzione del nostro calcio. Ma questo è il risultato di tutto un movimento marcio dalla testa ai piedi che ha portato al risultato finale che ci vede spettatori di un Mondiale di calcio e per la seconda volta consecutiva.
Ed allora spontaneamente ci viene voglia di tifare per altre innumerevoli sere come Italia-Macedonia, dove l’imbarazzo della non qualificazione era ben visibile sulla faccia di chi muove il giocattolo Serie A. Piccolo consiglio per i fratelli rossoneri, non perdete tempo in disamine tecnico tattiche, tanto pur ci fosse stato Messi al Milan, il gol sarebbe stato annullato, magari per fuorigioco “metaversico” o qualche altra castroneria. Siamo in piena calciopoli 2, e visto che nel precedente format il Milan seppur annoverando una quindicina di campioni non riuscì a strappare lo scudetto alla Juventus moggiana, non vediamo il perché Padre Pioli dovrebbe conquistare il titolo quest’anno. Al netto delle nostre lacune, questo diavolo ha il merito di esser in testa (con l’asterisco) seppur con diversi punti sottratti perché poco simpatico al sistema.
Quindi meglio non tirare fuori i punti persi con le piccole, perché se altre 19 squadre sono dietro, vuol dire che non hanno fatto meglio di noi. Ritornando al derby dell’altra sera, il Milan ha interpretato bene la gara, con un paio di errori pesanti dietro che hanno regalato il doppio vantaggio. Peccato che l’arbitro abbia chiusa la gara anzitempo, non contento di aver completamente indirizzato la qualificazione estraendo dal cilindro una grande prestazione anche all’andata. Sì, perché cosa unica e rara, Mariani arbitrava anche l’andata tra le due squadre, dove si dimenticò di espellere Lautaro (guarda caso match winner del ritorno) e di un rigore su Giroud in cui Skriniar ammaliava tutti con le due doti eccelse nella lotta greco romana. Finale Juve-Inter, attenzione che l’allievo ha superato il maestro, ad oggi anche per la gobba, sul piano arbitrale, sono ingiocabili.


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Ma bando alle ciance. Mentre la Gazza parla già di possibile “tripletino”, ci sarebbe una piccola operazione che interessa il nostro Diavolo, sperando sia quella decisiva per spiccare il volo. Un miliardo e cento milioni di euro è la cifra sul tavolo, con Elliott che vista la cifra monstre non può lasciarsi scappare l’occasione senza batter ciglio.
Tenendo conto anche delle difficoltà che si stanno incontrando con il Comune per lo stadio, dal Bahrain sembra sia arrivata l’offerta giusta. Chiaro che con un nuovo impianto il valore del club salirebbe vertiginosamente, ma c’è anche il rischio di rimanere con il cerino in mano. Non ci addentriamo più di tanto nel discorso economico, ma sembra che questi siano disposti anche a costruirselo da solo l’impianto sportivo, anche perché comincia a girare la voce che i cugini non abbiano poi tutta questa disponibilità. Forse meglio non aver inquilini inadempienti, e come dargli torto.
Speriamo sia un passaggio di consegne senza particolari traumi e con la speranza che il management non venga toccato visti i risultati prodotti negli ultimi due anni. Si parla sempre di un fondo, per questo non ci aspettiamo campagne acquisti stile PSG e City, ma chissà che dietro non ci sia il vero prossimo proprietario rossonero. Chissà se quel viaggio a Dubai per l’Expo, non abbia colpito qualcuno in particolare che abbia voglia di riportare il Diavolo nel posto che gli compete.
La storia è storia, e in barba a chi pensa che la valutazione del club sia esagerata in base ad un’ignoranza di base e eventuali lauree conseguite sui social media, noi aspettiamo a braccia aperte chi difficilmente starà zitto davanti alle nefandezze di un calcio italiano che stranamente sembra tutto ad un tratto impaurito da un nuovo straniero, che probabilmente sta già scrutando l’orizzonte.
FVCR

YouRedBlack
 


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