Juventus-Milan: presentazione della partita Chi perde è fuori dalla Champions League

07/05/2021

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L’ha spiegata bene Fabio Capello, uno che di calcio se ne intende: "Chi perde è fuori. Non c’entra solo la classifica, credo sarebbe pesantissimo proprio l’eventuale contraccolpo psicologico di una sconfitta. Già ora non se la passano bene, sono le due squadre più in difficoltà, perdere lo spareggio sarebbe una mazzata".
Ovviamente parlava delle squadre in lotta per la Champions League, e non ha certo calcato la mano, poiché rappresenta molto bene la realtà.
Diciamocelo chiaro: i soldi e la vetrina della massima competizione per club europea sono fondamentali. Per la Juventus per salvare la faccia ed il bilancio. Per il Milan è il passaggio chiave per ritornare tra le grandi che contano, come da programma di Elliott. E pure per noi quei soldi sono importanti.
Il problema è che noi arriviamo alle ultime 4 gare della stagione a dir poco sulle ginocchia. E’ stata una stagione lunghissima, falcidiata dagli infortuni e dal COVID-19, iniziata un mese prima delle altre e che da qualche mese fa mostrare alla squadra tutta la fatica.
Nell’ultima gara tra i due club il Milan si impose a San Siro con una fantastica rimonta da 0-2 a 4-2, con una vittoria che ci fece continuare a volare. Ma nelle gare che contano, quando c’è in palio un’eliminazione, i bianconeri si sono sempre imposti, magari con l’aiuto della terna arbitrale.
E infatti, per il match di domenica sera Rizzoli ha pensato bene di mandare Valeri, uno che su 30 gare arbitrate in Serie A ce ne ha espulsi 10, il tutto condito da decine di cartellini gialli. Non proprio una designazione che lascia tranquilli.
Detto questo, il Milan oggi è padrone del suo futuro, nel senso che questa Juventus è battibile (ha perso in casa col Benevento) ma occorrono ritmo, idee, organizzazione e giocate. Tutti fattori che ultimamente al Milan non sono proprio al top.
Nell’ultimo mese la Juventus ha pareggiato il derby, vinto con Napoli e Genoa, perso con l’Atalanta, vinto col Parma, pareggiato con la Fiorentina e vinto in modo rocambolesco a Udine. Quest’ultima partita (in altri tempi si sarebbe detto “da ufficio inchieste”) riacciuffata negli ultimi minuti dopo esser stata messa sotto per gran parte della gara.
Con il Milan del 2020 non ci sarebbero stati dubbi su chi sia la favorita. Invece siamo qui a sperare di fare una buona gara, di azzeccare l’atteggiamento giusto, visto che ultimamente non è che si facciano faville, anzi.
La vittoria col Benevento è arrivata dopo due sconfitte (Sassuolo e Lazio) che hanno rimesso in discussione la stagione, mostrando tutti i limiti di questa squadra, che se non si aggrappa al totem Ibra, si perde.
Giocare per ultimi potrebbe essere un vantaggio, qualora il Napoli non vincesse a La Spezia o la Lazio con la Fiorentina. Tra Parma e Atalanta non dovrebbe esserci gara. Ma vincere per noi è un obbligo, visto che le prossime sono con Torino, Cagliari e, soprattutto, Atalanta a Bergamo.
Teniamo conto che per i rossoneri c’è sempre la spada di Damocle delle squalifiche, poiché sono in diffida Dalot, Hernandez, Saelemaekers, Calhanoglu e Rebic. Quasi tutti insostituibili.
La Juventus invece incontrerà l’Inter (che metterà le seconde linee), Sassuolo e Bologna. Se non si suicida dovrebbero esser 9 punti facili.
Pirlo ha a disposizione tutti i titolari, con Bonucci, McKennie, Ronaldo, De Ligt diffidati. Deve fare di tutto per qualificarsi per la Champions League, che forse non gli varrà comunque la riconferma, visto anche il gioco terribile espresso quest’anno. Vedremo se manterrà le sue convinzioni o se le adeguerà alla partita. In ogni caso, a Torino la formazione dovrebbe essere: Szczesny tra i pali; difesa a 4 con Danilo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro.
A centrocampo Cuadrado, Bentancur, Rabiot e Chiesa.
In attacco Morata e Ronaldo.
Panchina stellare a disposizione, con De Ligt, Mckennie, Frabotta, Kulusevski, Arthur, Ramsey e Dybala.
Pioli dovrebbe puntare sull’esperienza in difesa, con quella che è stata a lungo la formazione tipo: Donnarumma in porta; in difesa Calabria, Kjaer, Romagnoli e Theo Hernandez.
A centrocampo Kessie e Bennacer.
Attacco con Saelemaekers, Calhanoglu e Leao a supportare Ibrahimovic.
Al posto di Leao potrebbe giocare Rebic, che ha ben altra grinta, ma che l’allenatore potrebbe schierare nel secondo tempo, in cui la sua freschezza potrebbe mettere in difficoltà il reparto difensivo agee dei bianconeri.
In panchina dovrebbero andare: Dalot, Kalulu, Tomori, Gabbia, Tonali, Meité, Krunic, Brahim Diaz, Hauge, Rebic e Mandzukic, che ha recuperato.
Noi ci crediamo
FVCR



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