Forza Calha, un ultimo sforzo E poi vai pure dove ti porta il tuo agente

07/05/2021

Sommario di questa settimana

Sfoglia, usa mouse e frecce

______

I tifosi sono da tempo divisi su Hakan Calhanoglu. Un Big o un giocatore normale?
Alla domanda non è facilissimo rispondere.
Acquistato a luglio 2017 - quella mirabolante estate dei Mirabelli, Fassone e i loro APAF – dal Bayern Leverkusen per una ventina di milioni e presentato come il fenomeno del Bosforo, non ha mai espresso le sue qualità fino al gennaio 2020. Un oggetto misterioso che non trovava né la collocazione in campo, né il fraseggio con i compagni. E peraltro, annunciato come grande specialista di gol su punizione, non segnava neanche quelli. E invece è stato un giocatore croce-delizia per i tifosi.
Era il Milan dei Suso, dei Paquetà, dei Silva, dei Gattuso e dei Giampaolo. Tutte attenuanti che però non spiegano come Pioli e Ibrahimovic abbiano fatto maturare e sbocciare il giocatore, che dopo due anni e mezzo di letargo è stato tra i protagonisti della rinascita del Milan nella cavalcata del 2020.
Tutto bene, tutto bello, finchè infortuni e Covid non ci hanno mostrato il vecchio Calha. Andava rinnovato lo scorso anno, ma la società si vede che aveva altro a cui pensare. E adesso c’è oggettivamente un problema.
Il turco è nella stessa situazione di Donnarumma: contratto scaduto e una richiesta di rinnovo ai limiti dell’assurdo. Il suo agente vuole un contratto da Big che il Milan non è disposto a concedere. Peraltro, solo col Benevento si sono visti sprazzi del Calha 2020. In gran parte delle altre partite da gennaio in poi – quando è stato disponibile – non è che abbia fatto faville, anzi.


Libro per veri tifosi rossoneri

2.99

Come Gigio dice di voler rimanere al Milan, ma le sue pretese fanno capire che non ha realizzato, soprattutto il suo procuratore, che non è questo il momento storico di tirare la corda. Anzi, a ben vedere, dovrebbe esser grato alla società di non averlo cacciato quando il suo rendimento era a dir poco discontinuo e non certo positivo. E di avergli pagato lo stipendio in tempi come questo, consentendogli di crescere tranquillo.
Lui, a differenza di Gigio, non è più un ragazzo (è del 94), e dovrebbe ben comprendere che al Milan può solo far bene, se lo vuole, perché c’è un progetto di cui lui ha fatto parte fin dall’inizio.
Invece Calha probabilmente andrà via a giugno svincolato, convinto che qualcuno lo coprirà d’oro.
Va bene, fa parte del calcio, è sempre accaduto e accadrà ancora alle società poco avvedute di perdere giocatori in scadenza di contratto. Pazienza, ce ne faremo una ragione qualora succedesse.
Pero, caro Calha, se provi un minimo di gratitudine e hai un briciolo di professionalità, gioca alla morte queste ultime 4 partite, facci qualificare per la Champions League e poi vai pure dove credi. Non pensi che i tifosi se lo meritino?

 


Se ti è piaciuto, condividilo!

Leggi il prossimo articolo
La scheda dell'arbitro Valeri



Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana

Leggi e sfoglia la miglior rassegna stampa rossonera: Milan7.it/rs