Buongiorno Federazione, ben svegliati? La FIGC apre un’inchiesta per Ibra-Lukaku e non considera la gravità del caso Suarez

19/02/2021

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Nella giornata di martedì scorso, Romelu Lukaku ha svelato dinanzi alla Procura Federale che nella lite occorsa fra egli stesso e Zlatan Ibrahimovic, durante i quarti di finale di Coppa Italia, non vi era nulla di razzista da parte dello svedese nei suoi confronti.
D’altronde non serviva che fosse proprio il potenziale offeso (vittima di presunti insulti razzisti) a scagionare Ibrahimovic; i filmati e gli audio degli stessi erano infatti assolutamente chiari ed espliciti in materia.
All’interno di essi, si poteva scorgere abbastanza chiaramente come la lite fra i due centravanti di Milan ed Inter non fosse nulla di eclatante, bensì una semplice baruffa verbale figlia di antichi screzi datati al tempo in cui entrambi militavano nel Manchester United.
Brutto colpo certamente per le anime belle e candide del giornalismo italiano (Gianni Riotta e Tommaso Labate tanto per fare dei nomi) che, invece, subito dopo la gara di Coppa Italia si erano scagliati contro il “razzista Ibra” che aveva offeso il povero Lukaku.
Dinanzi a questo clima mediatico strumentale, la FIGC aveva ben pensato nei giorni scorsi di aprire una inchiesta sui fatti avvenuti durante la partita di Coppa Italia, a tutela dell’immagine del calcio italiano.
Strano che tanta e tale solerzia, la Federazione Italiana Gioco Calcio non l’abbia invece prevista per fatti molto più gravi di un litigio da cortile fra due uomini adulti e vaccinati (che, peraltro, non si sono nemmeno picchiati).
La Juventus infatti da qualche mese, più precisamente da inizio settembre 2020, è stata coinvolta con il suo dirigente esecutivo (Fabio Paratici) in una inchiesta giudiziaria relativamente ad una trattativa condotta col Barcellona ai fini dell'acquisizione del cartellino di Luis Suarez.
In questa trattativa vi era un ostacolo di carattere burocratico, dato dal fatto che la Juventus aveva tutti gli slot degli extracomunitari già occupati dopo l'arrivo in maglia bianconera dell'americano McKennie.
La Juventus quindi si è informata su come agire per far prendere a Suarez il passaporto italiano; ne è venuto fuori un esame farsa, con domande concordate, che è finito sulle pagine di tutti i giornali, anche in virtù delle pressioni di Fabio Paratici sul ministro De Micheli.
Ad oggi, sul piano dell'ordinamento sportivo che, a differenza degli altri ordinamenti, ha un carattere maggiormente indiziario, il problema esiste in quanto la Juventus ha leso l'articolo 1 del Codice di Giustizia Sportiva, non comportandosi secondo lealtà, probità e correttezza.

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Da ciò che emerge Paratici ha provato a far sostenere a Suarez un esame farsa per poter beneficiare delle prestazioni sportive del giocatore, con ciò mettendo a rischio seriamente (qualora il tentativo fosse andato a buon fine) la regolarità del campionato.
Su questi fatti il presidente della FIGC Gravina che cosa dice? Ad oggi ci risulta che ci sia stato soltanto un singolare silenzio da parte della Federazione, interrotto da qualche dichiarazione inopportuna di Gravina, tendente a far da pompiere sui fatti avvenuti.
Per quali ragioni la FIGC ha ritenuto di aprire un’inchiesta presso la Procura Federale per due giocatori che si sono mandati a quel paese, ma non ha ritenuto di aprire un’inchiesta per fatti molto gravi come quelli del caso Suarez?
Non stiamo parlando di una cosa di poco conto o di qualche parolina di troppo, bensì di una società che avrebbe tentato di aggirare le regole ledendo, con detti comportamenti, la regolarità delle competizioni sportive.
Riusciremo entro la fine di questa stagione agonistica ad avere notizie dalla FIGC in ordine al caso Suarez, oppure continueremo a vedere aperte inchieste per parolacce e insulti di campo? Purtroppo, mentre poniamo questa semplice domanda, ci accorgiamo che la stessa ha un vago retrogusto retorico.

Capitan Uncino

 

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