Una panchina traballante Probabilmente non sarà Stefano Pioli il tecnico del Milan 2024-2025

01/12/2023

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Di solito quando tante volte si sente tuonare, significa che da qualche parte sta piovendo. Questo detto vale per tante situazioni e vale anche quando si discute in ordine alla saldezza di un allenatore su una panchina. Quando da più parti iniziano a circolare voci sulla possibilità di un cambio a fine stagione, significa che il club ha iniziato a guardarsi attorno. Tutto ciò vale ovviamente anche per Stefano Pioli e per la panchina del Milan soprattutto dopo la probabile eliminazione dalla Champions League. La società rossonera non ha mai preso realmente in considerazione l’idea dell’esonero per l’allenatore emiliano, anche dopo l’ultimo mese in cui il Milan, in campionato, ha fatto soltanto 2 punti in 4 partite, staccandosi sensibilmente dalle posizioni di testa. Non rientra nello stile degli americani agire d’istinto. Loro valutano, ponderano, analizzano. E poi a fine stagione presentano il conto con allegata decisione. Nel giugno dell’anno scorso la decisione di esonerare il management (Maldini-Massara) e di confermare Pioli sulla panchina rossonera era stata figlia di una valutazione complessa, ma legittima. A giudizio degli americani, l’errore madre della scorsa stagione era stato la campagna acquisti incentrata quasi esclusivamente su un giocatore strapagato (De Ketelaere), di indiscusso talento ma dai seri limiti di natura temperamentale. A ciò si aggiungevano alcune scelte azzardate come il quadriennale ad Origi, rilevatosi un vero e proprio flop. Pioli veniva sostanzialmente salvato perché sul piatto d’argento aveva comunque portato una qualificazione alla semifinale di Champions che, per la prima volta dopo molti anni, ha consentito al Milan di chiudere il bilancio in attivo. I limiti di Pioli nella scorsa stagione, tuttavia, erano stati evidenti, unitamente ad un rilievo temporale inevitabile perché dopo 4 anni consecutivi in un club è abbastanza facile che il ciclo di un tecnico sia prossimo alla conclusione. La stagione corrente è iniziata bene, ma poi sono emerse le criticità presenti nella precedente annata: squadra con troppi infortuni e con uno stile di gioco molto dispendioso, poco equilibrio tattico e qualche rendita di posizione a danno di qualche giovane talento. E così le analisi e le riflessioni, sotto traccia, sono cominciate. L’ultimo nome che ha avuto eco mediatica è stato quello di Thiago Motta, attuale allenatore del Bologna. Difficile dire se sarà lui il prescelto, ma ad oggi possiamo affermare che le chances di Pioli sulla panchina del Milan 2024-2025 sono in netto ribasso, quasi nulle. Forse solo una vittoria del campionato potrebbe saldare la posizione del tecnico emiliano, come da lui candidamente ammesso in una recente conferenza stampa.


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