Pioli: il difficile rapporto con chi è arrivato in estate Solo Thiaw è riuscito ad emergere. Gli altri hanno avuto poche occasioni

26/05/2023

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Nella sessione estiva del calciomercato sono arrivati sei giocatori: De Kateleare, Origi, Thiaw, Dest, Vrankxx e Adli. Nessun fenomeno, meno che meno lo strapagato biondo belga, ma gli altri non hanno quasi mai visto il campo, se non per spezzoni di partita (i più fortunati).
Solamente Thiaw, buttato nella mischia nel disastroso periodo post mondiale, ha dimostrato di essere più che valido, al punto di giocarsi il posto con Kjaer. Si sta ripetendo la parabola di Kalulu, preso per la Primavera come terzino e diventato un signor centrale difensivo. Sempre perché gli infortuni dettavano la formazione d’emergenza, non per lungimiranza dello staff tecnico.
Lasciamo perdere il discorso su De Katelaere, dimostratosi fragile psicologicamente e quindi inadatto a giocare, non solo nel Milan. Qui ci sarebbe da tirare in ballo la dirigenza, e non è questo il momento.
Per gli altri, c’è chi ha visto il campo per la cronica pandemia di infortunati, vedi Dest (dimenticato in fretta), o sono stati impiegati pochi minuti in partite già perse o non messi in grado di farsi valere.
Lo stesso Origi, arrivato già infortunato, solo nelle ultime gare ha fatto vedere qualcosa di positivo, ma nel ruolo di Leao, non certo di centravanti per cui l’avevano annunciato.
Ma, si è capito da tempo, il belga è venuto da noi per svernare e ritornare in Premier, dove gli estimatori non mancherebbero. I giocatori sono professionisti e ci può stare.
Per Adli e Vrankxx il discorso è diverso.
Per scelte tecniche dell’allenatore di fatto non li abbiamo mai visti. Eppure nei pochi minuti di impego hanno fatto vedere più che qualcosa di buono. Non si capisce perché siano stati relegati in panchina senza mai esser presi in considerazione.
Eppure, per esempio Adli, ha fatto vedere in pochi minuti capacità di verticalizzazione, dribbling e visione di gioco, proprio ciò che è mancato al Milan quest’anno.
Lo stesso Vrankxx ha dato l’impressione che, se inserito nel sistema di gioco, non è solo uno “da far legna”, come è stato descritto.
Purtroppo Pioli ha dimostrato di esser vittima della “sindrome della riconoscenza”, cioè quell’atteggiamento che porta a premiare solo i giocatori che gli hanno permesso di vincere lo scorso campionato. Disconoscendo, di fatto, la campagna acquisti della società.
Errore umano, ma gravissimo professionalmente parlando.



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