Una rosa che non fa primavera La prestazione a Londra è stata deludente, per tanti motivi

07/10/2022

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Se c'è un aspetto che ha sempre colpito del Milan di Stefano Pioli è il fatto che la squadra, indipendentemente dagli interpreti, aveva un sistema di gioco efficace.
Con la complicità degli infortuni, il Milan a Londra si è sciolto come neve al sole.
Pur essendo partito bene, dopo 20 minuti la squadra si è lentamente ritirata dalla battaglia, lasciando al solo Leao le opportunità di creare dei pericoli, per altro l'unico vero del primo tempo non concretizzato.
La mancanza più importante non è stata degli interpreti, dei singoli, ma di personalità.
Un paio di calcioni presi per esempio da Ballo-Touré se fossero capitati a Theo Hernandez avrebbero sortito ben altri comportamenti.
Non è una questione di temperamento, ma proprio di come gestire le gare, sia quando stare a terra a rantolare, e Theo questo lo sa fare, sia quando devi farti rispettare.
Invece, due calcioni e un paio di cartellini gialli un po' equivoci e la gara si è messa subito in salita per i ragazzi di Pioli e in discesa per quelli di Potter.
Sotto esame, leggendo i commenti del giorno dopo, alcuni giocatori, per non dire l'intera rosa sotto processo, quando in realtà quella che è venuta meno è la capacità di gestire una gara di Champions League.


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Il livello di Sergino Dest o Charles De Ketelaere non può essere questo, sono giocatori che hanno già giocato la competizione, ma che in questo Milan sembrano pesci fuori dall'acqua.
La frase a fine gara del capitano Bennacer non lascia alibi: "Champions di un altro livello".
Eppure il Milan è lì, è stato al passo per una parte della gara, prima di evaporare contro una squadra non certamente stellare, ma di esperienza.
Quello che manca è la grinta, la determinazione, quello che Rino Gattuso definiva come "il veleno", perché senza la giusta cattiveria e voglia si fatica a giocare anche in Serie A, non solo in Champions.
Non è tutto da buttare, c'è però da riflettere.
A lungo, perché si gioca ogni tre giorni, e forse è una fortuna, si può cancellare tutto in fretta.
 


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