Un centrocampo completo L’analisi dello stile di gioco rossonero e le ragioni delle scelte di mercato

07/10/2022

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Durante l’ultima sessione di mercato il Milan non ha ravvisato la necessità di prendere il cosiddetto “sostituto di Frank Kessie”, preferendo invece l’investimento su un giocatore di prospettiva come Aster Vranckx.
Perché non c’è stata questa necessità? Andiamo nel dettaglio dello stile di gioco del Milan per dare una spiegazione plausibile a questa scelta. Senza dubbio è vero che il Milan parte sempre con il 4-2-3-1 ma è altrettanto vero che, poi, il modulo diventa soltanto un enunciato di principio.
Stefano Pioli infatti applica un calcio totale, privo di posizioni fisse, molto vicino a quello olandese degli anni 70, nel quale tutti ruotano e fanno dei movimenti funzionali, creando ed occupando spazi in maniera preparata.
In determinati momenti delle partite, in fase di costruzione, Rafael Leao va in una zona del campo diversa dalla fascia sinistra (vedasi gol di Rebic contro l’Empoli), Bennacer va a coprire il buco che viene lasciato dalla salita di Theo Hernandez e Giroud non agisce da prima punta, venendo fuori per favorire altri ingressi in area.
In tale contesto la coppia di centrocampo composta da Sandro Tonali e da Ismael Bennacer è quella che garantisce maggior completezza sul piano dei codici di gioco, delle geometrie, dell’interdizione e delle conoscenze.
Il problema principale del Milan nella scorsa stagione non è stata la fase difensiva, a cui Kessiè ha dato un contributo importante, ma non fondamentale. Questa non è un’opinione bensì un’evidenza che si può ricavare dai numeri. Il Milan ha giocato infatti quasi 8 partite senza il giocatore ivoriano (comprese due mezz’ora contro Juventus e Lazio) subendo soltanto 4 reti. Nelle restanti 30 partite, con Kessiè in campo, i gol subiti sono stati invece 27. Vero è che il dato parametrato su 8 gare non deve essere sopravvalutato perché molto parziale, ma identico discorso può essere fatto per il dato delle ultime 11 gare della stagione in cui il Milan ha preso solo 2 reti, con Kessié sempre titolare.
Il Milan, invece, ha avuto un problema reale nella scorsa stagione che ha riguardato la sua fase offensiva contro squadre che si chiudevano perché ha riscontrato difficoltà in termini di qualità del passaggio, nonché di visione del gioco, nell’ultimo terzo di campo. Questa lacuna è stata colmata perché il Milan ha inserito in organico due giocatori (Jacine Adli e Charles De Ketelaere) che sono tra i migliori in Europa come dati su passaggi chiave e XA, recuperando Krunic come prima alternativa dei due mediani titolari (raramente lo vedremo a trequarti in questa stagione) e inserendo nel roster della mediana Pobega, reduce da un prezioso anno di formazione sotto la guida di un allenatore preparato come Ivan Juric.
In tale contesto, il Milan si ritiene coperto dall’attuale organico perché sa che Pioli si sente ampiamente tutelato dalla presenza della coppia Tonali Bennacer, con Krunic primissima alternativa e con la crescita di Pobega sullo sfondo.

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