Le due anime rossonere Proprietà e dirigenza sportiva in questo momento sono su lunghezze d’onda diverse

24/06/2022

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I rinnovi della discordia sembrano essere finalmente giunti a compimento.
Le firme di Paolo Maldini e di Ricky Massara sono il primo passo per dare il via all’estate rossonera. La polvere è stata messa sotto il tappeto.
Non è dato sapere per quanto tempo, ancora, vi rimarrà. L’intervista di Maldini del 27 maggio scorso ha creato delle crepe importanti. Di tutto il Milan aveva bisogno, men che di mostrarsi diviso, dal punto di vista societario, pubblicamente. Le divergenze e le anime divise, in un club, non sono mai un buon segnale.
Il Milan di Silvio Berlusconi è arrivato all’epilogo quando ha scelto di farsi cuocere a fuoco lento dalle due anime, interpretate da Adriano Galliani e da Barbara Berlusconi. Quello fu, purtroppo, l’inizio del crepuscolo. Oggi, col vaso di Pandora scoperchiato, scopriamo un Milan incapace per un mese di trovare una sintesi fra posizioni diverse, una società in cui la parte sportiva si guarda in cagnesco con la parte commerciale, un club che ha vinto il campionato sfoggiando un’unità apparente. Quale futuro dunque? Il merito delle questioni è molto complesso.
Ci sono in ballo moltissime situazioni. Ridurre tutto al budget non è una buona idea perché è un modo di ragionare che rende poca giustizia alla trasparenza. C’è senza dubbio una questione di “potenzialità di spesa”. Ma ci sono anche valutazioni che non collimano (la quotazione di Botman), richieste di tempi meno mantecati nelle decisioni (Maldini) e la necessità di portare in bilancio qualche plusvalenza (proprietà).


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Rimangono poi alcune questioni come l’ultimo anno di contratto di Samu Castillejo e di Mattia Caldara che, oggi, rappresentano due macigni pesanti a bilancio da eliminare al più presto (oltre 14 milioni di euro) per liberare risorse senza costringere la proprietà a intervenire.
Maldini vorrebbe più autonomia. I proprietari del club vorrebbero invece un clima maggiormente sereno.
Per Maldini bisogna fare uno step in avanti. Per gli americani stravolgere una struttura che funziona può essere un errore. I contratti sono sul tavolo, ma le questioni in sospeso rimangono.
E, col tempo, rischiano di pesare come il piombo.

Capitan Uncino



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