Il Milan di Pioli: un esempio di squadra moderna Uno scudetto vinto all'ultimo, ma che dice molto del calcio che verrà

27/05/2022

Sommario di questa settimana

Sfoglia, usa mouse e frecce

______

Il Milan non era dato per vincente ad agosto.
Eppure, era l'unico progetto in cui c'era continuità.
La cosa di per se non è garanzia di successo, ma le inseguitrici hanno tutte cambiato mister, ma chi l'ha confermato, Atalanta, ha fatto un risultato pessimo.
Non era garanzia, ma dava la giusta misura di una squadra che comunque era arrivata seconda nella stagione precedente.
Invece niente, nessun pronostico, nemmeno in aprile, qualcuno anche a maggio sosteneva che il Milan non avrebbe vinto.
Il Milan di Stefano Pioli è una delle poche realtà a livello internazionale che ha una vera e propria identità tattica, ma al tempo stesso una grande malleabilità nelle scelte dei moduli di gioco.
Una squadra che ha imparato a soffrire, ma che sa fare molto bene le tre fasi di gioco, mentre latita nell'ultima.
Quali sono: possesso, transizione, difensiva e palla ferma.
Se guardiamo il campionato e il mercato, si comprende come l'idea iniziale era molto diversa da quella con cui la squadra ha chiuso.
L'arrivo di Bakayoko poteva lasciare presagire un centrocampo più muscoloso e meno dinamico, mentre la crescita di Tonali ha portato il Milan a diventare una squadra molto ecclettica.
Una squadra che approfitta degli strappi, ipoteticamente di Rebic per dare spazio a Diaz all'inizio della stagione, sono diventati quelli di Leao che arrivava sul fondo per l'appoggio semplice davanti alla porta.
Un cambio di stile, non si quanto voluto e cercato e quanto dettato dalle circostanza, ma evidentissimo, basti andare ad analizzare le prime partite di stagione e le ultime.
Un Milan che ha imparato a reagire, a non abbattersi.
La sconfitta ingiusta contro il Napoli all'andata o quella contro lo Spezia avrebbero distrutto un gruppo e una squadra e le parole di Pioli e Maldini, rilette ora, andavano proprio in direzione di stigmatizzare senza fare drammi per salvaguardare il gruppo.
Un gruppo fatti di giovani, con un leader che abbiamo scoperto solo ora è stato a Milanello come motivatore visto il ginocchio "andato", e altri leader che hanno saputo far crescere i ragazzi.
Un Milan che ha fatto della pressione uno dei suoi elementi cardine, forse anche grazie all'esperienza, non proprio positiva, della Champions, che però ha portato una concentrazione negli scivolamenti difensivi molto importante.
Non va dimenticato che il Milan ha difeso per tanti minuti uomo contro uomo a tutto campo e i meccanismi di copertura del passaggio e prevenzione dei movimenti sono basilari.
E' qui che Stefano Pioli ha fatto il suo capolavoro: convincere a lavorare tutti con un movimento organico, quasi un'orchestra.
Vederlo muovere le braccia per chiamare qualcuno a chiudere è emblematico: non è uno stringi, ma occupa uno spazio, elemento che fa muovere i compagni dietro.
Impostare a tre, il laterale che entra dentro il campo, il centrocampista che si abbassa a vertice basso dei tre in fase di inizio azione, il lancio lungo del portiere e lo strappare sono segni specifici di questa squadra.
E poi c'è la capacità dei giocatori non solo di adattarsi, ma di adeguarsi al progetto e comprendere che gioca non solo chi è più in forma, ma chi è più adatto all'impostazione della partita.
Guardate che non è così scontato.
Non è certo il malcontento di un cambio a fare la differenza.
E poi c'è la preparazione delle gare, che era un punto dolente per Pioli e il suo staff, non lo diciamo noi ma la statistica: ottima preparazione nelle gare importanti, qualche sottovalutazione contro avversari ritenuti più abbordabili.
Anche qui c'è stato un cambiamento importante: il Milan non ha più sottovalutato nessuno.
Stessa determinazione e stessa concretezza con tutti.
E i risultati si sono visti.



Libro per veri tifosi rossoneri

2.99


Se ti è piaciuto, condividilo!

Leggi il prossimo articolo
La rivincita di Pioli



Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana

Leggi e sfoglia la miglior rassegna stampa rossonera: Milan7.it/rs