Diavolo: dall'inferno al paradiso! Da una vita noi tifosi lo cantiamo: sarà perché ti amo…

27/05/2022

Sommario di questa settimana

Sfoglia, usa mouse e frecce

______

Tanto sognato quanto desiderato, è finalmente tornato. Il diciannovesimo, forse solo perché l’ultimo, ma a noi sembra il più bello di tutti.
Sarà perché difficilmente pronosticabile ad inizio anno, sarà perché vinto contro i cugini “piangini”, sarà perché ti amo.
Qualche festeggiamento passato ce lo ricordiamo, anche se ormai lontano, ma domenica e lunedì a Milano c’era un’orda rossonera che facciamo fatica a ritrovarla nei vecchi trionfi. Undici anni dall’ultima vittoria sono tanti, un periodo così lungo che ti fa immagazzinare tanta rabbia, tanta voglia di dire al mondo che ci sei ancora, non sei sparito, anche se la tua squadra non lotta per il vertice. E poi, diciamocelo chiaramente, quando vinci contro tutto e tutti, è ancora più godurioso.
Sì, questo è il campionato più affascinante, più difficile, quello più stressante che abbiamo vissuto nella nostra storia rossonera. Punto a punto fino all’ultima giornata, contro chi ha cercato tutti i mezzucci possibili, leciti e no, per rovinarti la festa.
Ma quando sei forte sul campo ed anche dentro te stesso, allora nulla è impossibile. Succede solo a chi ci crede. Ed è incredibile come questi ragazzi ci abbiano creduto fin dall’inizio, quando nemmeno gli stessi tifosi erano così ottimisti, anzi si lamentavano del mercato, invidiando le situazioni degli avversari. Un gruppo incredibile di calciatori a cui bisognerebbe far una statua per come hanno giocato questa annata ed in quali condizioni avverse.
Questo non è lo scudetto del caso, non è un miracolo, questa è la vittoria della programmazione. Un progetto che esiste nei fatti e non solo a parole, un piano stabilito che non si è fatto intimidire da scossoni derivati dagli addii di giocatori a parametro zero, dagli errori arbitrali o da umori alterati e risposte impulsive. Come quando a gennaio l’area sportiva decide di non acquistare nessun difensore e di continuare con quelli rosa, nonostante l’infortunio di Kjaer.
Questo è lo scudetto della competenza, è il risultato di un lavoro iniziato tre anni fa e concluso con un trionfo che si porta dietro anche un miglioramento generale della situazione finanziaria del club. Forse siete ancora scossi per domenica, per questo lo ripetiamo, il Milan vince lo scudetto migliorando la sua situazione economica, meglio sottolinearlo, forse questo è il vero miracolo. Onore ai nostri condottieri, onore alla proprietà, al management, al mister che è riuscito a creare un capolavoro degno di esser inserito nella grande storia del Milan.
Dall’inferno al paradiso, gli inferi l’habitat del diavolo, ma noi eravamo provati da questi anni nei piani bassi, sofferenze che non sembravano aver mai fine. Tutto culminava con il 5-0 di Bergamo, in quella domenica prima di Natale. Quel 2019 che nessuno pensava potesse poi esser il presagio di un inizio 2020 da libri di storia. E proprio da dopo il lockdown che inizia la nostra favola, è da lì che il Milan comincia a costruire mattoncino su mattoncino, quello che oggi noi abbiamo avuto la fortuna di ammirare.
Un lavoro encomiabile, forse irripetibile, dove tutte le componenti del club erano allineate alla perfezione. Il connubio proprietà-società-squadra-tifosi è stato un qualcosa di inspiegabile, una forza incredibile che ci ha spinto oltre l’immaginabile di chi non aveva capito che a Milanello nulla era stato fatto a caso.
Godetevi questi giorni, non fateveli intossicare da cessioni societarie o dal calciomercato, ricordatevi sempre cosa eravamo non molto tempo fa e cosa siamo diventati adesso. Non sottovalutate una squadra che da inizio 2020 ha totalizzato 207 punti in 96 gare, che ha la migliore difesa del campionato, la squadra più giovane scudettata nei principali campionati europei. Una squadra che negli ultimi due anni è stata presente sempre nei primi due posti della classifica, seconda sola a chi aveva allestito una rosa senza potersela permettere, altrimenti si parlava di seconda stella acquisita in questi giorni.
Tifiamo per un club che in piena pandemia, potrebbe chiudere incredibilmente tra qualche mese in positivo il bilancio che partiva da un rosso da capogiro tre anni fa. L’amore verso il Milan non si era mai spento, ma adesso è riesploso, colpa delle favole diceva Tonali, ma qui le basi sono concrete. L’invidia del vicinato ci fa esaltare ancora di più, soprattutto quando si gira Giroud.
Forse oggi non potremmo chiedere di più, anche se un desiderio ce l’abbiamo, il ritorno di chi per sei mesi ha giocato senza un legamento pur di mantenere una promessa. La nostra invece è quella di aspettare il gigante svedese e magari regalare noi a lui un’altra volta piazza Duomo completamente rossonera.
D'altronde si vive per quei momenti che ti tolgono il fiato!
FVCR

YouRedBlack


Libro per veri tifosi rossoneri

2.99


Se ti è piaciuto, condividilo!

Leggi il prossimo articolo
Il Milan di Pioli: un esempio di squadra moderna



Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana

Leggi e sfoglia la miglior rassegna stampa rossonera: Milan7.it/rs