Quella corsa di Sandro e Ibra, quella scivolata di Pioli Il momento del gol dice tanto sulla voglia di questa squadra

29/04/2022

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Quando al minuto '91 e 30 Rebic va in pressing, la partita sembra ormai avviata alla conclusione.
Il Milan ha dato tutto, ha provato a spingere per tutto il secondo tempo ma la palla non entrava in rete.
C'erano state opportunità, oltre al pareggio, ma mancava sempre qualcosa.
Marusic avrebbe potuto buttare quella palla ovunque, anche allo stadio dei marmi, ma ha tergiversato e Rebic ha creduto fino in fondo di poter prendere la palla.
Caparbio, l'ha presa e messa in mezzo.
Il dio Eupalla ha ben pensato di trasformare una palla innoqua, e fare in modo che Acerbi l'alzasse invece di farla giungere nelle mani del portiere.
A quel punto Ibra ha avuto l'accortezza di piazzarla a Tonali che ha bloccato il fiato a tutti i tifosi, con quello stop di coscia e tocco in caduta.
Ma è bastato per fare gol.
E via, una corsa folle sua, di Ibra e di tutta la squadra sotto la curva, mentre Stefano Pioli ruzzolava maldestramente per festeggiare, sorretto da Messias e Giroud.
Quell'urlo "ANDIAMO" di Sandro Tonali sotto la curva, con la maglia rossa perché la sua l'aveva abbandonata in campo, è stato l'urlo di tutti i tifosi rossoneri.
Un urlo di gioia e di rabbia, perché non poteva finire così, non poteva quella essere l'ultima puntata.
L'epilogo poi della gara di mercoledì è stata la ciliegina sulla torta di una settimana strepitosa, ma quello non lo si poteva sapere.
Anche qui, il dio Eupalla ha voluto intervenire, perché dopo tre tentativi di vincere la partita a tavolino, ha voluto dire la sua.
Il calcio è bello anche per questo.
La stagione è ancora lunga, tre settimane di passione.



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