Sfoglia, usa mouse e frecce
______
E’ bolso. E’ vecchio, E’ spesso rotto. Con lui il Milan gioca peggio e diventa più prevedibile.
Tutto vero. Però se guardiamo le immagini PRIMA del gol di Tonali vediamo una cosa particolare: al 92mo Ibra indica a Sandrino dove mettersi in area e lì gli farà avere il pallone da spingere in porta. Inequivocabile.
E non lo chiede ad un attaccante, ma al nostro centrale più giovane di centrocampo.
Il totem svedese aveva già letto tutto e previsto tutto e sapeva cosa andava fatto. Una peculiarità che solo i grandi giocatori hanno: vedere lo sviluppo dell’azione prima che accada.
Questo fa la differenza tra un grande giocatore e un campione.
Non è solo la mentalità, la cifra tecnica o la leadership, ma proprio la capacità di anticipare ciò che accadrà o potrebbe accadere.
Non sono molti i giocatori così e le sue giocate sono per palati fini. Riesce così ad esser decisivo a quarant’anni suonati e una serie di acciacchi infinita.
Ci sono cose che non possono esser spiegate, insegnate o mostrate. O le si hanno dentro o non le si avranno mai.
Ibrahimovic non avrà più la prestanza fisica anche solo di 10 anni fa, quando ne aveva 30, ma il suo genio rimane intatto. E il gol di Tonali ne è la riprova.
Chiaro che non gli si potrà certo chiedere di fare 30-35 partite in una stagione. Impossibile.
Ma in Ibra che esce dalla panca e risolve situazioni complicate, questo si. Perché il genio non ha età.
E il Milan, questo Milan, ha ancora bisogno di lui in campo.
Leggi il prossimo articolo
La scheda dell'arbitro Valeri
Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana
Magazine di questa settimana