Cara AIA, basta furti! Il Milan non chiede favori, solo di non subire torti

22/04/2022

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Quello nel derby di ritorno è solo l’ultimo episodio di una serie troppo lunga per poterla ritenere irrilevante. O casuale.
L’annullamento del gol di Bennacer, che avrebbe probabilmente spalancato le porte per una rimonta del Milan, si assomma ad una sequela di decisioni VAR a nostro sfavore che prosegue dall’inizio del campionato.
Incredibilmente in questa stagione abbiamo visto la creazione di un “fuorigioco geografico”, non contemplato dal regolamento, che ci ha negato il pareggio col Napoli; che verrà seguita da un gol con l’attaccante dell’Udinese che non avrebbe potuto toccare la palla se non di mano.
Fermiamoci qui, per non alimentare la bile. Però sarebbero quattro punti che in questa fase farebbero tutta la differenza del mondo.
Evitiamo di ricordare rigori mancanti o altre decisioni arbitrali assurde. La lista potrebbe diventare troppo lunga per esser casuale.
E’chiaro che l’AIA stiamo giocando un ruolo decisivo in questo campionato. L’avevamo già avvertito con una distribuzione del cartellini a sfavore dei rossoneri decisamente punitiva.
Ci saremmo aspettati una presa di posizione più netta da parte della società, che però ha evidente scelto di passare per “cornuta e mazziata” in nome di un fair play che rispetta solo lei.
Evidentemente vincere non è tra le priorità, se non nei discorsetti motivazionali.
Ma noi tifosi non ci stiamo.
E’ evidente lo sforzo di chi comanda nel penalizzarci.
Ci piacerebbe giocare le ultime partite ad armi pari e non scendere in campo contro avversari e squadra arbitrale.
Se proprio dobbiamo perdere, che sia per colpa dei nostri giocatori.



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