La forza di Ibra e l'importanza dei suoi alfieri La crescita di un’intera squadra dietro l’impatto tecnico dello svedese

23/10/2020

Sommario di questa settimana

Sfoglia, usa mouse e frecce

______

Ibrahimovic ha messo definitivamente a tacere chi ancora parla della sua età; Zlatan ha dimostrato che, nell’attuale Serie A, può ancora essere un giocatore fondamentale e, magari, arrivare a giocare davvero fino a 45 anni come iperbolicamente detto da qualcuno.
Accanto a Ibrahimovic però, in questi mesi, è cresciuta una squadra che ha dimostrato di avere valori preziosi e qualità notevoli. Ciò è avvenuto perché tanti giocatori hanno potuto usufruire della forza mediatica impattante del genio di Malmoe per maturare senza troppe luci addosso.
Oggi il Milan si ritrova così una squadra di tutto rispetto in cui, a parte i “vecchietti” Ibra e Kjaer, c’è tantissima gioventù, grande vigore atletico ed un talento fino a ieri inespresso che sta sbocciando in tutto il suo fulgore per la gioia della tifoseria rossonera.
Tutti stanno partecipando fattivamente alla crescita del Milan di Stefano Pioli, in primis Hakan Calhanoglu che si è preso definitivamente il Milan sulle spalle, diventando l’uomo chiave nel 4-2-3-1 e riuscendo finalmente a fare quel salto mentale atteso da qualche anno.
La sua nuova dimensione è certificata dalla continuità delle sue prestazioni che va ormai ripetendo da oltre venti partite. Il turco ha guidato il Milan con buona leadership durante l’assenza di Ibra, dimostrando di stare bene soprattutto sotto il profilo psicologico.
Va evidenziato poi il grande affiatamento che Calhanoglu ha raggiunto con Ibrahimovic, il quale spessissimo viene innescato proprio dal numero 10 turco che, in questi ultimi mesi, è diventato un perfetto scudiero per il gigante svedese.
C’è poi la coppia di centrocampo formata da Isamael Bennacer e Frank Kessie che, in questo momento, rappresenta probabilmente la linea mediana più affiatata e credibile dell’intera Serie A. Non è forse la più forte in assoluto ancora, ma in prospettiva è decisamente la più interessante.
Da lodare, finalmente, la crescita di Frank Kessie, il vero uomo in più della mediana milanista, un dominatore assoluto che ha beneficiato della modifica tattica voluta da Pioli, che ha scelto di farlo giocare mediano puro, limitando quegli inserimenti senza palla che gli toglievano lucidità.
Bennacer, poi, è evoluto in regista con grande facilità; si è adattato perfettamente alle mansioni chieste da Pioli e, ormai da molti mesi, si è anche disciplinato negli interventi, facendo diventare un lontano ricordo il periodo in cui l’algerino rimediava un cartellino giallo a partita.
A queste certezze va aggiunta una coppia centrale difensiva che dimostra, ormai da mesi, estrema affidabilità. Romangoli è cresciuto tanto, beneficiando della vicinanza di un marcatore puro come Kjaer che ne ha limato alcune smagliature tipiche dei centrali bravi in impostazione.
Ma le sicurezze di questo Milan non sono finite. C’è stata infatti l’affermazione di Rebic, autentico uomo ovunque, Salemekers ormai diventato titolare e Theo Hernandez che, anche nelle giornate meno floride, riesce sempre a fornire le sue famose sgasate che tagliano in due le difese avversarie.
Ed infine c’è il talento grezzo e sbarazzino di Rafael Leao, un talento difficile da incanalare in un copione tattico troppo chiuso, ma assolutamente superbo nella sua dimensione tecnica e nel suo strapotere fisico.
Questo ragazzo ha veramente tutto per diventare un grandissimo giocatore. Deve trovare continuità e non deve staccare troppo facilmente la testa dalle partite, ma la sua classe cristallina e la sua esplosività sono sotto gli occhi di tutti.
Insomma c’è finalmente un Milan che diverte e si diverte, una squadra che fa risultati (sono già venti le partite consecutive senza sconfitta), ma soprattutto in grado di dare sempre la sensazione di potersi giocare ogni partita, indipendentemente dal nome dell’avversario.
Se pensiamo a dove eravamo a fine dicembre del 2019, ossia soltanto 10 mesi fa, dopo una sconfitta tremenda rimediata a Bergamo, possiamo certamente dire che i progressi sono stati tantissimi e che oggi il Milan è una squadra vera che può giocarsela con tutti.
Presto comunque per fare pronostici o abbandonarsi ai sogni. Questa stagione andrà vissuta sino in fondo, perché l’obiettivo primario rimane arrivare in Champions League tramite la conquista del quarto posto e mettersi a fare voli pindarici potrebbe rivelarsi un’idea malsana.

Capitan Uncino


Libro per veri tifosi rossoneri

2.99


Se ti è piaciuto, condividilo!

Leggi il prossimo articolo
Cuore Milan! Ce lo meritiamo, se lo meritano…



Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana

Leggi e sfoglia la miglior rassegna stampa rossonera: Milan7.it/rs