Elliott e le storie disattese! Grave non aver preso il giocatore che chiedeva Pioli

09/10/2020

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Avete presente il bambino che aspetta con ansia il Natale con il desiderio di scartare un fantastico regalo? Sa di esserselo meritato e il papà aveva fatto capire che sarebbe arrivato. Invece sotto l’albero non trova un bel niente, se non una delusione gigante.
Bene, lo stesso è capitato al tifoso rossonero, convinto che al gong finale del calciomercato, potesse gioire per l’arrivo di un difensore centrale. Un’attesa che cresceva giorno dopo giorno, cessione dopo cessione, e che sembrava certezza dopo la faticosa qualificazione ai gironi di Europa League.
C’era addirittura chi invocava, anche legittimamente, 2-3 acquisti. Salvo poi rimanere scottato, arrabbiato, o meglio, deluso dall’atteggiamento superficiale della società.
Parliamo di una squadra che da sette anni non partecipa alla Champions, e che a malapena si è qualificata due volte all’Europa League. Ci sembra palese che se l’obiettivo sportivo è tornare nella competizione europea principe, bisogna rinforzare questa rosa in maniera importante.
Aumentare il tasso tecnico della squadra, non implica sempre e comunque un ingente esborso di denaro, è più importante la competenza calcistica del team che sceglie gli atleti.
Il Milan nella figura di Iban Gazidis (non è un refuso), probabilmente si è fidato totalmente dei due mesi post lockdown, in cui i rossoneri hanno dominato in lungo e largo il campionato. Squadra imbattuta, che ha proposto un buon calcio e imposto il proprio metodo di gioco.
Finalmente i supporters hanno ammirato una squadra che da anni non si vedeva. Peccato abbiano potuto vederla solo dalla TV, visto la chiusura degli stadi causa Covid.
La pandemia ha messo in crisi il mondo del pallone, anche le squadre blasonate con ingenti introiti andati in fumo, hanno dovuto arrangiarsi con prestiti ed obiettivi saltati per le richieste esose da parte del venditore di turno. Ma capiamo solo in parte l’operato della dirigenza rossonera in sede di mercato.
C’era una falla enorme per quanto riguarda il reparto difensivo che si protraeva da diverso tempo, giustificata da tre infortuni a lungo termine (Romagnoli, Duarte, Musacchio). Anche l’allenatore come i tifosi mandava messaggi disperati di aiuto verso la società, e ci si aspettava venissero accolti.
Poi però succede che se non sei navigato nel campo delle contrattazioni, ti tocca andare in giro l’ultimo giorno utile di mercato alla ricerca del saldo dell’ultimo minuto, giusto per non presentarti a mani vuote.
Maldini e Massara nelle ultime ore hanno sondato diversi profili che poco avevano in comune per caratteristiche e costi. Un mercato condotto in maniera logica fino a quando non si è riusciti a regalare al mister quella spinta che ci avrebbe proiettato con forza tra i primi posti.
Tutta la linearità di una campagna di rafforzamento che è crollata sul più bello, quando per disperazione si è andati a bussare ovunque pur di regalare a Pioli un giocatore di difesa.
La strategia, le idee, l’organizzazione a volte possono esser più importanti dei soldi. E con immenso dispiacere, possiamo storcere il naso stavolta verso il nostro Paolo: ci eravamo illusi di essere usciti da questo infinito tunnel, o perlomeno di essere a buon punto del tragitto.
Chiaramente poi c’è sempre il campo come giudice finale, capace di smentire tutto e tutti.
Questa squadra merita comunque fiducia per un cammino post lockdown degno dei grandi Milan del passato. Nessuno ci avrebbe scommesso un euro. Saremo lì a soffrire per i nostri colori, affianco a questi ragazzi che ci provano sempre fino alla fine, proprio come in Portogallo, dove la dea bendata ha deciso di spingerci oltre l’ostacolo.
Ma attenzione a sfidare la sorte: si parte con un’ennesima stagione di scommesse, e negli ultimi anni questo tipo di programmazione non ha portato a risultati decenti. Elliott sta facendo un lavoro assurdo per uscire da una situazione economica complicata, e questo gliene diamo atto. Ma tutto ciò non basta e l’attesa comincia a diventare snervante ed anche poco produttiva.
Ottimo il taglio dei costi, ma prima o poi bisogna dare la sterzata, investire dando più certezze di competitività. Tutto passa dalla Champions, aumento del fatturato, disponibilità per giocatori migliori. Un circolo virtuoso in cui è meglio rientrare il prima possibile prima che sia troppo tardi.
FVCR

YouRedBlack


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