La dinastia Maldini meritava di più L'ingresso di Daniel poteva essere speso meglio

07/02/2020

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Vedere un Maldini in campo a San Siro è sempre una grande emozione, e non solo perché padre e nonno hanno alzato la Coppa dei Campioni.
E' un legame forte che va ben oltre l'onore della maglia.
Daniel Maldini è entrato in campo per uno piccolo scampolo di partita domenica contro il Verona, però di solito ai predestinati viene lasciato uno spazio più ampio e in trasferta.
Ma si sa, il calcio è cambiato, le logiche sono differenti rispetto a una volta, però la sensazione è che si sia sprecata un'occasione in cambio del tentativo di vincere una gara puntando sul ragazzo che rappresentava l'unica alternativa per l'attacco.
La rosa non è molto ampia, l'assenza di Ibra ha lasciato un vuoto che era colmabile solo con la stella della squadra primavera, che per caso è anche figlio del direttore tecnico rossonero.
Nonostante i media abbiano cavalcato l'onda fin troppo, mentre il ragazzo è serio e ben seguito anche da mamma Adriana, se avesse avuto uno spazio diverso certamente anche per i tifosi sarebbe stata tutta un'altra storia.

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Cavalcare i valori rossoneri sarebbe stato diverso se avesse esordito come il padre, con il tempo di vincere l'emozione, perché indubbiamente c'è stata.
Pioli ha dato la sensazione di aver fatto una mossa disperata più che lasciare spazio a un giocatore che potrebbe diventare importante, un segnale non certo positivo.
Non sono, in fondo, tante le squadre che possono mettere in campo il figlio di due capitani, di due campioni d'Europa e del Mondo, e il Milan se lo può permettere.
Solo che invece di strombazzare la cosa, si è scelto, forse anche giustamente, un basso profilo.
Il problema è che i tifosi sono stanchi del basso profilo, vogliono sognare e l'entusiasmo intorno a Zlatan Ibrahimovic ne è l'emblema.
 

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