La lezione di Giampaolo alla società Un conto è l'inesperienza, un conto è la cattiva gestione

11/10/2019

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Il Milan è una squadra giovane, in campo e in sede.
Come tutte le squadre giovani, commette errori di gioventù.
Possiamo considerare Marco Giampaolo un errore di gioventù, anche se non è un allenatore di primo pelo: è molto stimato nell'ambiente e ha dimostrato di possedere buone capacità negli anni.
Il progetto Milan, però, non si poteva adeguare alle esigenze dell'allenatore, sia per la poca propensione alla duttilità tattica, sia per la rosa messa a disposizione durante l'estate.
Non è solo una questione di assenza di gioco, che comunque è un elemento frustrante, ma è una questione di stile.
Marco Gianpaolo non è mai entrato in sintonia con i tifosi, nelle giornate di ritiro non faceva mai mostrare la squadra sul campo esterno, ma non è mai entrato in sintonia nemmeno con la dirigenza.
All'inizio, il comportamento distaccato di Paolo Maldini e Zvone Boban sembravano andare in questa direzione di tranquillità, ma partita dopo partita le perplessità crescevano.
Se Maldini si dimostrava più paziente, Boban ha iniziato a dichiarare il proprio disappunto fin dalle prime giornate, prima con frasi cadute qua e là e poi circostanziando sempre più gli avvenimenti.


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Scegliere un allenatore non è un'impresa semplice, serve esperienza, bisogna conoscere le persone e capire come si possa agevolare l'ingresso a Milanello.
Non è sono una questione di sostegno o di abbracciare una certa filosofia di gioco, ma di comportamenti e riflessioni.
Il calcio è un gioco semplice, ma la componente motivazionale è determinante nel raggiungere i risultati.
Maldini e Boban non hanno mostrato la giusta sintonia emozionale con Gianpaolo e, pur concedendo libertà di manovra, non hanno mai lesinato le critiche, più o meno velate.
Una società con esperienza non dimostra mai i sentimenti dei propri dirigenti, glissa e sorvola. Il mal di pancia nei confronti del gioco e della valorizzazione della rosa è sempre stato evidente, fin dalle prime amichevoli americane.
Gazidis, Boban, Maldini e Massara devono ancora imparare tanto, sono alle prime armi in queste vesti e questo è stato un momento in cui interrogarsi.
C'è da augurarsi che possa servire per crescere, per il bene del Milan.
 


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