Il piano di Gianpaolo per convincere i tifosi Il gioco per ora non si è visto

13/09/2019

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Marco Gianpaolo non era abituato alla pressione mediatica.
Al Milan, si sa, tutto si amplifica, a partire dai social per giungere ai giornali, alle TV e ai blog.
Tutti parlano, straparlano e argomentano sul Milan ventiquattrore su ventiquattro e lo fanno spesso a sproposito.
Per il momento il Mister sembra fregarsene dei commenti, si presenta anzi alle conferenze stampa in modo un po' naif, apparentemente ingenuo e semplice.
In realtà sta soffrendo molto questa condizione ed è il primo ad essere rammaricato di un gioco per ora del tutto assente.
A Verona si dovrebbe iniziare a vedere un gioco leggermente diverso, soprattutto a partire dalle fasce.
Nella sua filosofia, i movimenti devono essere sincronizzati per dare poi spazio alla fantasia e alle capacità dei giocatori.
Invece, in queste partite si sono visti solo giocatori quasi intimoriti nei movimenti, apparentemente impacciati, più timorosi di commettere un errore piuttosto che una grande giocata.
Gianpaolo, in questi due mesi, ha anche dovuto dimostrare al gruppo e alla società di essere capace di fare il condottiero, cosa non semplice a Milano.


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La domanda che molti addetti ai lavori si pongono in questi giorni è semplice: perché con un allenatore che pretende di vedere i giocatori e i movimenti per imporre il proprio gioco, abbia scientemente deciso di giocare poche partite estive?
Se il problema non è il lavoro, visto che la condizione fisica con cui la squadra è andata a Udine è stata imbarazzante, perché non provare contro avversari importanti il valore delle proprie idee.
Le partite estive sono state uno scempio, pochi tiri e pochi gol, specchio preciso delle prime due partite di campionato.
Perché non si parla di errori di valutazione?
Perché molti dei membri del CdA iniziano a mugugnare? Perché non si vede un passo in avanti rispetto al Milan di Gattuso? Perché l'unico gol realizzato è arrivato sul solito cross di Suso.
Giampaolo si sta dannando l'anima per cercare di portare a Verona qualcosa di diverso, ma probabilmente è il clima che si è instaurato a Milanello a non fare bene alla squadra.
 


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