Giampaolo e quella formazione azzardata D'accordo che si trattava di una neopromossa, ma...

06/09/2019

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La partita contro il Brescia ha rappresentato una prova di forza di Mister Giampaolo.
Alla prima a San Siro, debutto assoluto, il mister non ha schierato i due acquisti più importanti del 2019: Paquetà e Piatek.
Con tutto il rispetto dovuto alla scelta, è evidente che l'allenatore ha voluto tentare un'azzardo per mandare dei messaggi.
Ma a chi? Alla dirigenza, al gruppo, ai tifosi?
Alla dirigenza perché vuole dimostrare che non ha i giocatori adatti per il proprio modulo, dovendolo per altro rinnegare e ritornare al 4-3-3 per dare sfogo e luce all'unico giocatore in grado di generare la giocata che porta al gol (non a caso il gol è su cross di Suso).


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Al gruppo perché vuole dimostrare che non ci sono titolari inamovibili e che non conta il peso del cartellino.
Ai tifosi perché devono abituarsi alle sorprese.
A conti fatti, l'azzardo è andato a buon fine, il Milan ha vinto e i subentranti sono stati incisivi.
Eppure resta un dubbio atroce: se la partita fosse girata in modo diverso, cosa sarebbe accaduto?
 


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