Sfoglia, usa mouse e frecce
______
Il bello del calcio racchiuso in una due giorni in prima serata.
Se l'Uefa avesse mai ipotizzato uno spot simile per il torneo principale, non avrebbe mai e poi mai sceneggiato due racconti così.
Esisti diversi, risultati ribaltati, ma grandi emozioni.
Il Liverpool, osannatissimo, non ha fatto la partita di una vita, ha fatto un gara di pura attenzione e determinazione. Il gol su calcio d'angolo è l'emblema: tutti distratti, si vede l'opportunità e si coglie.
Non sempre funziona così, Origi avrebbe potuto calciare alto, fuori, sul difensore, sul portiere, invece no.
Così vale per qualche legno.
Il Barcellona ha giochicchiato, si è seduto sul risultato dell'andata e non è stato capace di cambiare marcia fino poi a spaventarsi e bloccarsi.
L'atteggiamento mentale della squadra di Klopp ha avuto la meglio su quello di Valverde, perché non è stata una questione tattica o tecnica, il Barcellona ha buttato al vento qualche occasione, ma proprio il modo di stare in campo. I calcetti di Suarez, le perdite di tempo, le palle giocate sempre con sufficienza hanno pesato tantissimo.
Poi, per vincere, serve un pizzico di fortuna, ma il Liverpool quella fortuna se l'è andata a cercare.
Ad Amsterdam la partita è stata diversa. Non è mancato l'impegno dei giocatori dell'Ajax, quanto la incapacità di leggere la partita. L'innesto di una punta capace di tenere palla e di creare spazio agli inserimenti ha messo in difficoltà tutta la fase difensiva, tanto che i gol sono arrivati sempre dai supporti di centrocampo.
Non è mai finita finché non è finita non è il solo consiglio per i rossoneri: attenzione e determinazione fanno la differenza, come la capacità di vedere quanto accade in campo. Fabio Capello in questo è stato un gran maestro.
Leggi il prossimo articolo
Il suo impegno contro di noi a tutto tondo
Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana
Magazine di questa settimana