Il Milan di Elliott non sarà un grande bluff Il Milan, il fondo, il progetto e i soldi

03/05/2019

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Elliott ha preso il Milan dalle ceneri dei debiti di Mister Li.
Debito grossi, per altro di quest'ultimo si sono perse del tutto le tracce, almeno mediatiche.
Quindi, Elliott ha preso il Milan perché prestando i soldi si è trovato con il cerino in male.
Poco male, si potrebbe dire.
Dall'arrivo di Elliott, sembrava che le cose andassero per il verso giusto, investimenti e progetto chiamando due ex stelle rossonere come dirigenti e affidando a Rino Gattuso le chiavi dello spogliatoio.
L'intento era riuscire a riportare le regole di Milanello di un'altra epoca, ai giocatori di oggi.
Il progetto, quindi, prevedeva, almeno da quanto raccontato, un investimento per far tornare a crescere il Milan nei prossimi tre anni, per poi cederlo al miglior offerente.
Non poteva che essere così ed è stato tutto chiaro fin dal primo giorno: Elliott è un fondo di investimenti, per altro altamente speculativo, per cui non ha intenzione di perdere soldi, ma di guadagnarne.
Il Milan, nel progetto, quest'anno non doveva necessariamente ambire alla Champions League, ma in corso d'opera qualcosa è cambiato.
Probabilmente l'acquisto di Paquetà è stato l'elemento che ha scombussolato i piani del fondo, perché di fatto l'arrivo di Piatek, altamente oneroso, si ripaga con il risparmio dell'ingaggio di Higuain e il costo di prestito.
Ci si domanda perché è stato fatto l'investimento su Paquetà? Perché a quel punto si credeva fortemente nella possibilità di andare in Champions League, per cui non sarebbero stati necessari grandi sacrifici economici e di mercato a luglio perché il soldi della Champions avrebbero coperto l'investimento.


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In questo momento, quindi, l'agitazione massima dei dirigenti e dell'AD del Milan è dettata dalla concreta possibilità che, non centrando l'obiettivo, il progetto di ricostruzione subisca una forte frenata, dovendo privarsi di giocatori per una cinquantina di milioni di euro per poter rientrare nei parametri del fair play finanziario, nonché altrettanti per poter poi procedere sul mercato per aggiustamenti.
Cifre molto importanti, che si traducono nella cessione dei gioielli di famiglia, e scommesse su giocatori giovani.
Elliott a questo punto si trova in una situazione scomoda: da un lato non può iniettare soldi perché andrebbe a violare le regole finanziarie del calcio, dall'altro vede sminuire fortemente il parco giocatori e quindi il valore intrinseco della squadra, nonché mettere in discussione tutto lo staff, dall'ultima riserva ai dirigenti.
Quello che accadrà nelle ultime giornate di campionato sarà determinante per capire in quali direzione si andrà in futuro.
Ed Elliott è conosciuto nel mondo della finanza per essere particolarmente spietato nel fare i propri interessi.
A casa Milan e a Milanello sono tutti avvertiti.
 


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