Bakayoko, una piovra a centrocampo I detrattori si sono dovuti ricredere: è uno molto valido

01/02/2019

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Al suo arrivo dal Chelsea qualcuno aveva storto il naso.
“Abbiamo già Kessie in quel ruolo”. Non è il centrocampista di qualità che ci serve”, “è uno scarto del Chelsea”, e via così.
E fin dalla sua prima apparizione campo molti si erano accodati in scia sulle critiche a Bakayoko.
Chiaro che appariva un giocatore spaesato, con un gran fisico, ma con un trattamento di palla rivedibile e senza una collocazione precisa in campo.
Poi l’infortunio di Biglia ha cambiato tutto.
Il giocatore è cresciuto di partita in partita e ormai da tempo è sempre tra i migliori in campo. E se la difesa del Milan è diventata meno porosa, fragile e più granitica, lo si deve anche, e soprattutto, al gran lavoro che l’ex Chelsea fa lì in mezzo..


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Ormai è diventato fondamentale come schermo protettivo davanti alla difesa e preciso anche in fase di impostazione, diventando il fulcro del centrocampo, dove recupera valanghe di palloni. E con Paquetà pare avere un ottimo feeling, specie con la palla in uscita e in fase di costruzione.
Secondo Gattuso “Bakayoko è cresciuto tantissimo in interdizione ed è diventato importante per noi. È un vertice basso atipico, perché a volte preferisce puntare l’avversario con la fisicità invece di lanciare, ma i rischi che si prende ci danno la superiorità”.
Col ritorno imminente di Biglia ipotizziamo che sarà Kessie ad accomodarsi in panchina.
Chi l'avrebbe mai detto?

 


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