Le dichiarazioni sulla preparazione di Montella non esistono Parlano i fatti, le parole e le polemiche non hanno rilevanza se non nei bar

07/12/2018

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Vincenzino Montella, tutto sommato, ci è simpatico. E' l'ultimo allenatore ad aver vinto un trofeo per il Milan e per questo resterà sempre nella storia della società.
Non ce ne voglia, però, se troviamo un po' stonate le dichiarazioni lette in questi giorni.
"Non mi ha chiamato [Gattuso, ndr], ma mi feci vivo io dopo le sue dichiarazioni di Benevento sulla condizione fisica della squadra. Ho solo voluto dirgli che stava sbagliando a insistere sulla preparazione atletica nelle sue interviste, si stava esagerando su un aspetto che mi tocca profondamente. Lui sta facendo bene ma non e' giusto toccare le mie competenze".
Come se non bastasse, ha rincarato la dose.
"Ho cinque-sei anni di esperienza in più di Serie A, penso di avere conoscenze maggiori di chi dice certe cose. Dati alla mano sfido chiunque in un confronto pubblico sul tema. Un conto è quanto corri, un altro l'intensità che ci metti".
Belle parole, che potrebbero anche essere inconfutabili, se non esistessero dei fatti che lo smentiscono pesantemente.
Non stiamo parlando di una squadra che dava la sensazione di non correre, perché non è di sensazioni che si vuole parlare.
Due settimane prima dell'esonero, Vincenzo Montella esonerò il preparatore atletico, uno dei suoi fedelissimi, Emanuele Marra.
La questione la possiamo quindi archiviare direttamente, visto che a Siviglia Montella non si portò Marra, ma Innaurato.
Gioco, partita, incontro si direbbe nel tennis.
Se è stato Montella ad esonerare il preparatore atletico, qualche problema con la condizione fisica c'era. Ha provato a porvi rimedio, ma troppo tardi e chi ha raccolto il testimone si è trovato a ripartire fisicamente da zero.
Che poi a Benevento il Milan non abbia corso per niente è un altro paio di maniche, ma la stoffa, evidentemente, è la stessa.

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