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Siamo in piena emergenza. Gli infortunati non si contano più, e sono quasi tutti lungodegenti. Quindi si arruolano anche gli scarti e i bambini.
La squalifica di Higuain ci priva di fatto della possibilità avere un certo gioco davanti, dove ci può esser solamente Cutrone, che è pur sempre un giovanissimo.
Dire che quello che va a Roma a incontrare la Lazio è un Milan disastrato è una semplice presa d’atto della verità.
Purtroppo, domenica incontreremo una delle nostre dirette avversarie per la qualificazione in Champions League a ranghi talmente ridotti da far tenerezza. Non vorremmo essere nei pani di Gattuso. Se prima, con gli effettivi sani e in forma, non avevamo cambia adeguati, adesso che i titolari sono fuori e i rincalzi prendono il loro posto, c’è da farsi poche illusioni.
Inutile fare la lista degli indisponibili. Vediamo chi potrebbe schierare Rino all’Olimpico.
In porta Donnarumma, che ha portato a casa un altro “cleen sheet” dalla partita in nazionale, merce rarissima quest’anno. In difesa cominciano le opinioni: l’ultima uscita è uno schieramento a tre con Abate, Zapata e Rodriguez. Si potrebbe obiettare che cambiare schema in evidente difficoltà di uomini e in una partita così importante non pare l’idea del secolo, tenendo conto anche del reparto offensivo della Lazio. Ma tant’è.
A centrocampo dovremmo trovare l’inamovibile Kessie, con Bakayioko e Calhanoglu (che speriamo si sia ripreso dal pestone). Laterali saranno Suso a destra e Laxalt a sinistra.
In avanti Cutrone sarà supportato da Castillejo. Quest’ultimo potrebbe anche giocargli alle spalle. Praticamente giocano gli unici disponibili.
Ne risulta un 3-5-2 che potrebbe diventare un 5-3-2.
La Lazio non ha decisamente i nostri problemi, anzi.
Voci da Roma indicano che dovrebbe schierare sostanzialmente la squadra titolare, con Strakosha in porta; Luiz Felipe, Acerbi e Radu in difesa. A centrocampo Lulic, Milinkivic-Savic, Lucas Leiva, Parolo e Marusic. Davanti la coppia Luis Alberto e Immobile.
E’ vero che ogni partita va sempre giocata. Nel calcio nulla è scontato ed è giusto provarci. Anzi, doveroso. Siamo il Milan con orgoglio e tradizione. Però l’ultima partita all’Olimpico a settembre 2017, abbiamo perso 4-1, con immancabile intervista sorridente e felice di Montella. Vediamo di fare meglio.
FVCR
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