Una società che merita rispetto La squadra dirigenziale che si sta formando è veramente notevole

23/06/2017

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Tutti i tifosi sono concentrati sui giocatori e sulla squadra. Ma è in società che si è giocata e si gioca tuttora la partita più importante per l’AC Milan.
Se fino al closing il duo Fassone e Mirabelli erano stati oggetto quasi di scherno quotidiano da parte dei media e, ammettiamolo, anche da una discreta porzione di tifosi, da subito dopo la conferenza stampa di presentazione le cose sono decisamente cambiate.
Abituati ad anni di ritualità, manfrine, frasi fatte, stampa compiacente e quant’altro, fin da quel giorno l’AC Milan ha cambiato pelle. E ha cambiato marcia.
Fassone si è dimostrato in ogni occasione un manager vero, capace, competente, con un linguaggio asciutto, con una scelta di vocaboli precisa, che non dà adito ad alcuna interpretazione o retropensiero. Chiaro e diretto nei messaggi che vuole mandare, mai reticente anche sulle domande meno gradevoli, rimanda l’immagine di una società che, pur avendo la proprietà in Cina, sà perfettamente come muoversi, ed è a suo agio sia in ambito nazionale sia internazionale. Pensa e agisce da vera Big, da vero Milan.
Con Mirabelli forma una coppia di notevole spessore e dinamicità. Proprio quello che serviva ad una società ormai imbolsita. Duole ammetterlo, ma gli ultimi anni della precedente gestione erano solo lo specchio vivido della stanchezza e dell’ineluttabilità del tempo che passa inesorabile.
A questi è stato aggiunto Fabio Guadagnini, che non solo possiede il perfetto phisique du role, ma che è un grande professionista della comunicazione sportiva, con una importante esperienza che gli consentirà di mettere ordine nel caos turbolento della comunicazione societaria. E finora è stato sempre impeccabile.
E adesso l’AC Milan è alla ricerca di un Chief Financial Officer (CFO) con esperienza internazionale cui affidare la responsabilità sull’area finanza del club, che nel tempo era anche stata di pertinenza di Cefaliello. Questa sarà una figura fondamentale per il futuro del Milan.
Attualmente il ruolo è ricoperto ad interim da Fassone ma, proprio per la peculiarità della proprietà attuale (non dimentichiamoci del fondo Elliott), dei due bond emessi e in vista di una futura IPO, probabilmente sul mercato di Hong Kong, serve una figura con determinate e più specifiche caratteristiche. Possibilmente straniero.
Ecco quindi che in poche settimane sta già prendendo forma quella che sarà la compagine dirigenziale del futuro, fatta di grandi competenze e qualità.
E meno male che i cinesi non esistevano.

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