Estate 2017: cari cinesi, non sono ammessi altri rinvii Il prossimo calciomercato dovrà essere quello del rilancio, Senza più scuse

20/01/2017

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Il pareggio del Milan a Torino lascia una particolare sensazione positiva con retrogusto amaro. Si tratta della sensazione del vorrei ma non posso.
Alla squadra e, soprattutto, a Vincenzo Montella, quest'anno non è possibile porre degli appunti. Hanno dato più di quello che avevano e sono stati persino capaci di regalare al Milan un trofeo.
Non accadeva da 5 anni e, per tutti i tifosi milanisti, riappropriarsi del piacere di alzare al cielo una coppa è stato un bellissimo momento che ha riconciliato tanti animi esasperati in questi ultimi anni.
Tuttavia, se è da applaudire il modo in cui il Milan di oggi è stato capace di saltare ed eludere gli ostacoli, è altrettanto onesto dirsi chiaro e tondo che questo girone di ritorno, per la squadra, sarà ad un coefficiente di difficoltà altissimo.
Roma, Napoli e Inter hanno senza dubbio organici più qualitativi e più completi rispetto alla rosa a disposizione di Montella. La Lazio inoltre, è avversario ostico con una rosa inferiore al Milan, ma più qualitativa nel reparto offensivo.
Arrivare in Europa non sarà facile, né tantomeno scontato e il calendario del Milan nelle prossime partite è tutto tranne che semplice ed automatico.
Di contro, la nuova società, in sinergia con la vecchia, ha scelto di condurre una campagna di rafforzamento invernale a costo zero, con ciò precludendosi possibilità concrete di rafforzare l'organico in questo rush finale.
Il tutto è, si badi, assolutamente legittimo e nessun rossonero ha, per questi motivi, urlato allo scandalo. Qualche perplessità però c'è, in quanto rinunciare a rafforzare la rosa quando la possibilità di andare in Champions era concreta, è apparsa come una scelta figlia della disattenzione.
Il tifoso rossonero osserva perplesso questa situazione e non rinuncia alla fiducia della ragione che induce a pensare come chi investe una cifra importante solo per prolungare una trattativa, non potrà poi esimersi dal rafforzare e potenziare il club che acquista.
La ragione suggerisce ciò; ci si augura che anche la realtà del prossimo futuro voglia essere rispondente ai postulati della logica e del buonsenso. Sarebbe molto grave se così non fosse.
Il rischio che corre la nuova proprietà cinese è quello di venir subito contestata e sottostimata qualora, dopo il closing, non operasse immediatamente una campagna importante di rafforzamento del Milan. Non sono ammessi rinvii, ritardi, neologismi verbali poco conosciuti. L'estate 2017, per il Milan, dovrà essere quella del rilancio anche sul mercato. Patti chiari, amicizia lunga.


Capitan Uncino




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