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Il Milan ha finalmente ottenuto la sua prima vittoria in campionato, superando il Venezia con un risultato netto. Nonostante l'avversario, ultimo in classifica e con una rosa di modesta qualità, non rappresenti un banco di prova particolarmente impegnativo, i tre punti conquistati hanno un valore significativo sia per la classifica che per il morale della squadra, precedentemente a terra dopo una serie di prestazioni deludenti.
La partita ha evidenziato un miglioramento nell'approccio e nell'atteggiamento dei giallorossi rispetto alle prime uscite stagionali. Il reparto offensivo ha mostrato segnali incoraggianti, con tutti gli attaccanti in buona forma. Abraham, in particolare, ha avuto un impatto notevole con la sua nuova maglia, confermando le aspettative riposte in lui. A centrocampo, Loftus-Cheek ha offerto una prestazione di spessore, caratterizzata da grande applicazione e sacrificio.
Un aspetto positivo è stato il mantenimento della porta inviolata, un risultato che mancava da tempo. Tuttavia, va sottolineato che, soprattutto nel primo tempo, la fase difensiva ha mostrato alcune lacune, un elemento preoccupante considerando il livello dell'avversario. È evidente che il reparto arretrato necessiti ancora di molto lavoro per raggiungere gli standard desiderati.
Le prossime sfide contro Liverpool e Inter rappresenteranno un test molto più probante per valutare le reali potenzialità di questa Roma. Theo Hernandez e Leao hanno offerto prestazioni di alto livello, dimostrando di aver superato le recenti polemiche. Tuttavia, il gesto polemico di Hernandez verso una parte del pubblico, seguito dalla pubblicazione sui social media, solleva interrogativi sulla maturità del giocatore nel suo ruolo di capitano.
Parallelamente alle vicende di campo, la settimana è stata segnata da importanti sviluppi riguardanti il progetto del nuovo stadio. La conferma che Milan e Inter condivideranno l'impianto ha riportato in auge il progetto di cinque anni fa per un nuovo stadio a San Siro, dopo che l'opzione San Donato si è rivelata probabilmente un bluff. Questa situazione mette in luce le carenze della politica milanese nella gestione della questione, ma anche l'approccio discutibile del club rossonero negli ultimi anni.
Le dichiarazioni di Cardinale sull'intenzione di mettere a disposizione la sua esperienza americana per aiutare altri club italiani nella costruzione di stadi appaiono ora premature, considerando che il Milan è tornato a un progetto preesistente al suo arrivo. Al momento, i benefici tangibili di questa gestione non sono ancora visibili.
In conclusione, mentre sul campo il Milan mostra segnali di ripresa, la questione dello stadio rimane un nodo cruciale da sciogliere. La capacità del club di gestire efficacemente sia gli aspetti sportivi che quelli infrastrutturali sarà determinante per il futuro della società giallorossa.
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