I problemi del Boss Tutti lavorano per lui, ma "non si capisce il ruolo nell'organigramma"

20/09/2024

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Zlatan Ibrahimovic è tornato a parlare e, come sempre, non è passato inosservato.
Dopo un'assenza dalla squadra di 17 giorni, lo svedese è tornato al suo Milan e ha subito fatto notizia con le sue dichiarazioni nel pre-partita di una sfida importante contro il Liverpool.
Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, Ibrahimovic ha chiarito alcuni punti che avevano sollevato dubbi e polemiche durante la sua assenza: "Quando il leone va via, i gatti si avvicinano. Quando il leone torna, i gatti spariscono".
Con queste parole lapidarie, Zlatan ha liquidato ogni speculazione sul suo allontanamento dalla squadra, aggiungendo con il consueto tono ironico e provocatorio che "i gattini non sono in squadra, sono quelli fuori dalla squadra", facendo così riferimento a chi, dall'esterno, aveva messo in dubbio la sua presenza e il suo ruolo all'interno del club rossonero.
Non è mancata una battuta sulla sua posizione all’interno della società, che talvolta appare ambigua sia per i tifosi che per gli addetti ai lavori.
A chi non avesse ancora ben chiaro il suo ruolo, Ibrahimovic lo ha spiegato con la sua tipica schiettezza: "Comando io, sono io il boss e tutti gli altri lavorano per me".
Una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni e che mostra, ancora una volta, la sicurezza con cui lo svedese gestisce la sua immagine e la sua influenza nello spogliatoio, oltre che sul campo.
Persino Zvonimir Boban, presente nello studio di Sky Sport, è stato coinvolto dalla sua ironia: "Neanche Boban ha capito il mio ruolo", ha detto con un sorriso, per poi sottolineare che, nonostante i suoi recenti impegni personali, è sempre stato presente, fin dal primo giorno. Parole che vogliono tranquillizzare chi pensava che la sua assenza potesse rappresentare un problema per la squadra.
Ma il discorso non si è fermato qui. Ibrahimovic ha voluto parlare anche del mercato, un tema sempre caldo e di cui lui stesso ha avuto un ruolo chiave nel delineare le strategie.
"Il mercato è andato esattamente come volevamo", ha affermato con convinzione.
Secondo Zlatan, il Milan avrebbe preso tutto ciò di cui aveva bisogno, cercando di colmare le lacune presenti in rosa.
Ha poi aggiunto un particolare interessante: l'ultimo obiettivo era Tammy Abraham, che avrebbe rappresentato un rinforzo importante per il reparto offensivo.
Ma non ha mancato di esprimere rammarico per la situazione di Jovic, il quale, nonostante fosse stato inserito in rosa, non è stato incluso nella lista per la Champions League, una decisione che sicuramente ha fatto discutere e che lo stesso Ibrahimovic ha voluto sottolineare.
La conversazione si è poi spostata su uno dei nomi più caldi del mercato internazionale: Victor Osimhen.
Incalzato da Gianluca Di Marzio su un possibile tentativo in extremis da parte del Milan per portare l'attaccante nigeriano in rossonero prima che firmasse per il Galatasaray, Ibrahimovic ha preferito mantenere il riserbo.
Con un sorriso enigmatico e una risposta che non ha svelato troppo, ha detto: "Su questo resto in silenzio".
Un commento che ha lasciato spazio a molte interpretazioni, ma che conferma come il Milan, sotto la sua guida e influenza, sia sempre alla ricerca di opportunità per migliorare ulteriormente la squadra, anche se non tutte le trattative vanno a buon fine.
Le parole di Ibrahimovic confermano ancora una volta il suo ruolo centrale all'interno del Milan, non solo come giocatore, ma anche come figura di riferimento nelle decisioni strategiche del club.
Il suo ritorno non è solo un rinforzo in campo, ma anche una garanzia per la leadership nello spogliatoio.
E, come sempre, Zlatan non è uno che lascia spazio a dubbi: è lui il "boss", e tutti gli altri devono seguire la sua strada. In un momento delicato della stagione, il suo rientro e la sua voce forte e chiara potrebbero essere esattamente ciò di cui il Milan ha bisogno per continuare a puntare in alto, sia in Italia che in Europa.

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