Kjaer, il panchinato che scalpita Il danese è da tempo pronto, ma Pioli non lo fa scendere in campo

24/03/2023

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Per oltre due anni è stato la colonna portante della difesa del Milan. Con la sua esperienza e il suo carisma ha contribuito non poco alla crescita di Kalulu e Tomori, e anche di Thiaw.
Ma dopo l’infortunio con la nazionale ai mondiali ci ha messo un po’ per recuperare e tornare in forma. Non parliamo di un ragazzino, ma di un giocatore over 30.
Da qualche settimana, complice anche l’esplosione di Thiaw, ha giocato solo in una gara contro il Tottenham, dove la sua esperienza è stata indispensabile.
Pioli non l’ha schierato neanche contro la Salernitana, tanto per dirne una, segno che il giocatore è scalato nelle gerarchie. E a modo suo, molto garbatamente, espone le sue rimostranze. Peraltro non a torto.
“Ho un buon rapporto con l'allenatore, e sa che voglio giocare.
Mi sento in forma e a mio agio e sento di averlo dimostrato, ma c'è un allenatore che deve fare delle scelte. Puoi sederti e arrabbiarti e offenderti per questo, oppure puoi usare il tempo per allenarti ancora di più, rispettate la scelta e sostenere la squadra", ha dichiarato.
Forse, visto il suo apporto da quando arrivò a gennaio 2020, l’allenatore avrebbe dovuto gestire meglio la situazione.
Ci sono sempre giocatori scontenti che vorrebbero più spazio, ma nel caso di Kjaer, potrebbe aver ragione, visto le catervate di gol che stiamo subendo ultimamente. Gol peraltro evitabilissimi.
Forse meriterebbe più considerazione da parte di Pioli, che complice il passaggio alla difesa a 3 (speriamo la abbandoni presto), ha quasi cessato di utilizzarlo.
Il campione vichingo merita più rispetto.



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