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Il Milan è a otto punti dal Napoli capolista. Tanti, anzi, troppi.
E’ vero che la squadra di Spalletti viaggia a livelli record o quasi, ma i rossoneri hanno lasciato per strada troppi punti, che ci avrebbero portato a ridosso della capolista.
Abbiamo l’attenuante degli infortuni e delle squalifiche, ma in troppe gare è sceso in campo un Milan deconcentrato, senza quella “garra” che ci ha consentito il fantastico finale della scorsa stagione.
Cremona è solo l’ultima della serie.
Contro il Torino dovevamo esser in vantaggio di almeno due gol nel primo tempo e abbiamo perso.
Col Sassuolo siamo stati abulici (eufemismo), mentre con lo Spezia abbiamo rischiato di pareggiare. Meno male che c’era Giroud.
Parliamoci chiaro: molto spesso il Milan scende in campo con sufficienza e poca concentrazione, come dimostrano i gol presi in situazioni assolutamente prevedibili e gestibili.
Certo, si sente la mancanza in campo di Maignan che comanda la difesa, così come – ma lo sapevamo – dipendiamo troppo dall’umore, o meglio la voglia di giocare, di Leao.
Però quante volte abbiamo visto la squadra svagata in balìa di avversari di caratura nettamente inferiore?
Con i punti lasciati tra Cremona, Torino e Sassuolo saremmo attaccati al Napoli.
Speriamo che nella seconda parte del campionato le cose cambino. Specialmente con il ritorno degli infortunati e, soprattutto, di Ibrahimovic.
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