Tradizione meneghina: noi campioni, voi piangina! Da una vita lo cantiamo…

09/09/2022

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Che derby! Paura, ansia, preoccupazioni del pregara, spazzate via dall’ennesima prestazione gagliarda della nostra squadra.
Ancora una volta una dimostrazione di orgoglio dei nostri, che ribaltano il risultato e smentiscono le solite voci fastidiose sul valore effettivo della rosa. Un campionato non è bastato per togliere le fette di salame davanti agli occhi di molti evidentemente.
Ma meglio così ad un certo punto, che ci sottovalutino pure, ci toglie pressione e ci fa arrivare agli appuntamenti decisivi carichi a molla.
Il derby di sabato è stato diverso da quelli dello scorso anno, il Milan ha tenuto il campo ed in buona parte della gara aveva in mano il pallino del gioco. Gli scorsi derby ci avevano invece visto sempre un po' in affanno anche se vittoriosi. Un cambio di marcia da evidenziare che speriamo porti a traguardi sempre più prestigiosi.
Sotto di un gol, preso in maniera stupida, la squadra non si è mai disunita o impaurita. Il diavolo ha una consapevolezza dei propri mezzi importante, figlia anche di uno scudetto strameritato conquistato sul campo pochi mesi fa.
Una squadra che nel limite di paletti finanziari che si è autoimposta, quest’estate è stata rinforzata in più reparti con giocatori interessanti, alcuni ancora tutti da scoprire.
Ecco che allora, come da consuetudine, arriva la polemica dei tifosi da social, che accusano Elliott di essersi tirata indietro nel momento in cui bisognava spiccare il volo. Dimenticandosi che si era in pieno passaggio di consegne Elliott-RedBird. Probabilmente “spiccare il volo” per questi esperti di economia legata allo sport, significava indebitarsi per poi far la fine di qualche vicino parente.
Fortuna vuole che i supporters presenti a San Siro hanno idee diverse, ed hanno accolto la squadra con un entusiasmo incredibile e giustificato per un percorso magico che il nostro club ha cominciato da circa tre anni. Una coreografia mastodontica ha salutato i nostri beniamini all’ingresso in campo. Giovani o non giovani, sanno l’importanza di indossare la nostra maglia. Li seguono per molto tempo, studiano ogni loro dettaglio e non sottovalutano il profilo umano.
La MMM lavora in questo modo e non sarà il frigno di qualche ritardato a far cambiare strategia. Molti dimenticano che il Milan è stata l’unica squadra italiana ad investire una cifra pesante sul mercato senza vendere i suoi pezzi pregiati. Forse molti “criticoni” avrebbero preferito vendere il Leao di turno per prendere due o tre giocatori con nomi esotici, giusto per aver la novità da sbandierare all’avversario. Quando invece sarebbe più opportuno sbatter in faccia ai competitors di turno lo scudo che abbiamo in mezzo al petto.
Noi ci rinunciamo, inutile cercar di spiegar a lor signori il progetto Milan. Tra l’altro, se anche dopo lo scudetto più bello di sempre non si è contenti, meglio cambiare squadra.
Consigliamo vivamente di godersi questi tempi, perché come sempre poi arriveranno anche quelli bui; non concepiamo il fatto che questa squadra venga dileggiata addirittura da qualche “tifosotto” rossonero. Solo qualche anno fa, eravamo in piena “banter era”, ed è meglio non rammentare quei brutti ricordi, anche se molti sembra li abbiano completamente cancellati. Il “tifoso lamentone” la smetta di esser sempre alla ricerca del giocatore nuovo da comprare, gioisca per Milan “Piolettiano” che emoziona come ai bei tempi andati. Che non avrà il parco campioni degli anni berlusconiani, ma ha uno spirito casciavit degno di nota che ti inebria e rende orgoglioso di vederli con la nostra maglia del cuore.
Una coesione solida tra il club, lo staff tecnico e la squadra; un tutt’uno che a parer nostro ha fatto la differenza lo scorso campionato e speriamo anche in quello in corso.
Tutto nasce da una stabilità finanziaria, da una proprietà solida alle spalle di un team preparato che non lascia nulla al caso. Innovazione e tradizione insieme, questo è il Milan oggi, l’innovazione di un progetto che in Italia ci vede precursori, ed una tradizione che è quella del nostro club, portata avanti dai nostri totem, Maldini su tutti.
E fa niente se la Uefa ha un regolamento assurdo, riuscendo a metter sullo stesso piano una gestione parsimoniosa con altre che rischiano di portare i libri in tribunale. Sappiamo quanto valiamo, lo abbiamo dimostrato e lo dimostreremo ancora. D’altronde noi siamo campioni e voi piangina, come da tradizione meneghina!
FVCR

YouRedBlack


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