Il mito del risultato Sembra che l'unico risultato accettabile sia la vittoria

09/09/2022

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Il Milan in casa vince, in trasferta pareggia: perfetta media inglese.
Eppure qualcuno ha mugugnato dopo Bergamo, dopo Reggio Emilia e dopo Salisburgo.
Partiamo da un presupposto: non si possono vincere tutte le partite, sarebbe innaturale e segnificherebbe avere un divario enorme nei confronti degli avversari, ma soprattutto, in avvio di stagione e con gare ravvicinate, lo stato di forma dei giocatori non può essere al top.
Considerando che a Bergamo non si poteva vincere, a Salisburgo si poteva anche perdere, mentre a Sassuolo si è giocato malissimo, ma in mezzo c'è stato uno splendido derby: qual è il vero Milan?
Il tema di fondo è la presenza o meno di un certo numero di titolari in campo, titolari della scorsa stagione e quindi in grado di conoscere perfettamente il gioco preteso da Mister Pioli.
Tutto qui.
Il contorno è il naturale turn-over che deve fare il Mister, il numero di giocatatori a centrocampo a disposizione, lo stato di preparazione dei nuovi e... gli impegni.
Il fatto che il tifoso desideri vincere ogni gara e convincere non ha senso, soprattutto in un campionato difficile come quello italiano, dove una squadra come il Sassuolo può, giustamente, fare blocco per chiudere gli spazi e se non ci sono giocatori convinti riesce perfettamente nell'intento.


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Non si può sempre esprimere un buon calcio, il ritmo di gara dipende dalla preparazione atletica, dagli uomini in campo, ma anche dagli avversari.
Una squadra come il Milan, che affronta gli avversari giocando a uomo, se non accelera sul ritmo di gara fatica, appena ha un calo di prestazione diventa una squadra prevedibile e normale, ma non si possono affrontare le gare tutti i giorni con la stessa intensità e con gli stessi stimoli.
Le prossime gare diranno molto di come il Milan potrà comportarsi realmente in questa stagione, mezza fino alla sosta mondiali, perché Samp, Dinamo e Napoli daranno il polso della situazione.
Solo dopo la gara contro la squadra di Spalletti, in grande forma, si capiranno davvero le ambizioni rossonere.
 


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