Champions: un bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto Un pareggio a Salisburgo non è da buttare via

09/09/2022

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Un Milan voglioso di fare bene dopo il derby si è presentato in Austria per migliorare le prestazioni dello scorso anno in Champions.
Un avvio certamente non semplice, nel senso che la squadra di proprietà Red Bull in casa non perde praticamente mai e lo scorso anni è approdata agli ottavi di finale.
L'idea di affrontare una squadra giovane, veloce e con diversi talenti non piaceva molto allo staff, perché è quel tipico avversario che è in grado di infastidire il gioco dei rossoneri, sia perché esce dal pressing in maniera rapida, sia perché si muove su tutto il fronte d'attacco.
In pratica, una piccola Atalanta che gioca un bel calcio propositivo.
Il Milan affronta la gara con il piglio giusto, ma a livello di proposizione di fatica, perché funziona solo la catena di sinistra, mentre a destra, con l'innesto di Saelemaekers si fatica molto di più a trovare lo spazio per azioni incisive.
Lanci lunghi e cross dalla trequarti non aiutano e così la prima parte del primo tempo scivola via.
Uno stop sbagliato da Bennacer dà il via alla rete austriaca, complice la velocità dell'attaccante svizzero e il posizionamento del corpo sbagliato di Kalulu.
Ma il Milan non subisce il colpo, riprende a giocare, anche se gli attacchi da parte di Theo Hernandez non sono così profondi come al solito.
La squadra continua costruire, fino al momento in cui Leao scende sulla fascia, salta gli avversari e serve al centro dell'area Saelemaekers che dopo un controllo insacca.
Nel secondo tempo il Milan lascia qualche spazio qua e là, il Salisburgo ha un'occasione ghiotta per segnare a due passi dalla porta e il Milan, dopo i cambi, trova un palo sul finire del tempo con Leao.
Un bicchiere mezzo vuoto, nel senso che era una partita che era decisamente alla portata della squadra di Stefano Pioli.
Un bicchiere mezzo pieno: un punto su un campo in cui non vince mai nessuno non è mai da buttare via.
L'esordio di Dest al posto di Calabria non è stato malvagio, ma è ancora da rivedere. Non è mai capitato che un nuovo acquisto venisse impiegato immediatamente da Pioli, per cui probabilmente ha visto qualcosa di interessante.
Di negativo i 19 falli che sono costati 4 ammonizioni, spesso molto evitabili.
Di positivo, il possesso palla, per due terzi di gara nei piedi dei rossoneri e 14 tiri.


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