Pochi rimpianti e tanto orgoglio Fare il confronto tra 24 mesi fa e oggi spiega tante cose

31/12/2021

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Buon anno fratelli rossoneri. Se ci guardiamo indietro sono fino a 24 mesi fa sembra che sia passata un’era geologica. Il Milan che scavallava tra il 2019 e il 2020 era reduce dalla tempesta Giampaolo e dall’umiliazione di Bergamo. Una squadra più o meno allo sbando con Piatek, Paquetà e Suso, tanto per far qualche nome.
Quello delle feste 2021-2022 non è neanche un lontano parente. Siamo reduci da un secondo posto in campionato e dalla conquista della fase a gironi della Champions League. E al momento siamo sempre secondi.
Il bilancio del girone di andata è sicuramente più che positivo, per certi versi eccezionale. Unico vero neo, le partite di Champions League troppo condizionate dagli arbitraggi, neanche fossimo una squadretta novizia di qualche torneo minore. Ma tant’è.
Ci sarebbe una seconda rilevazione da fare: cosa avremmo potuto fare se Pioli avesse avuto la rosa al completo.
Eh sì, perché pur avendo ottenuto risultati notevoli, il numero di giocatori indisponibili ad ogni gara è impressionante.
E non stiamo parlando del Covid, che solo da poco ha visto ripartire in Italia la quarta ondata (ma noi ci siamo portati avanti con gli infettati nelle rispettive nazionali), ma proprio di infortuni muscolari.
Lasciamo perdere il povero Kjaer, che comunque abbiamo perso per tutta la stagione. Così come Maignan, operato alla mano.
Ma è innegabile che abbiamo finora avuto un numero incredibile di infortunati di natura muscolare, troppi per esser una semplice casualità.
Non iniziamo però l’anno con la caccia alle streghe. Vediamo di recuperare i giocatori - specialmente Leao, Rebic e Calabria – e poi ce la vediamo con tutti.
L’importante sarà iniziare bene fin da subito. In fondo il primo posto è a soli 4 punti.
Noi ci crediamo.
FVCR

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