Dopo 2 giornate il Milan è già in crisi? Gli errori evidenti sono stati fatti a Casa Milan?

30/08/2024

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Il Milan si trova in una situazione di profonda crisi, con responsabilità che si estendono a tutti i livelli dell'organizzazione. Nonostante gli appelli alla calma provenienti da Casa Milan, è evidente che l'estate avrebbe richiesto un approccio ben diverso, caratterizzato da una grinta autentica e non dalla mera apparenza. In questo contesto, il ruolo di Zlatan Ibrahimovic come dirigente è messo sotto scrutinio: la sua presenza mediatica e le sue attività esterne al club sembrano in contrasto con le necessità urgenti della squadra. Il suo carisma e la sua leadership, così efficaci quando era in campo, dovrebbero ora tradursi in azioni concrete nello spogliatoio e nella gestione del gruppo.
Le dichiarazioni dell'allenatore Fonseca dopo la sconfitta contro il Parma sono sintomatiche di un malessere più profondo. Ammettere di non comprendere perché la squadra non riesca ad applicare in partita ciò che viene preparato durante la settimana è un segnale allarmante, soprattutto considerando che siamo solo all'inizio della stagione. Questo rivela non solo problemi tattici, ma anche una disconnessione preoccupante tra lo staff tecnico e i giocatori.
Il focus si sposta inevitabilmente sui calciatori stessi. L'apatia e la mancanza di impegno nella fase di non possesso sono evidenti e inaccettabili per una squadra del calibro del Milan. Le transizioni negative sono eseguite con pigrizia, i reparti appaiono scollegati e gli errori, sia individuali che collettivi, si susseguono con una frequenza allarmante. In queste condizioni, parlare di ambizioni scudetto diventa quasi utopico, e persino la qualificazione alla Champions League potrebbe trasformarsi in una sfida ardua.
L'atmosfera negativa che circonda la squadra ricorda pericolosamente quella dell'estate 2019, quando Marco Giampaolo sedeva sulla panchina rossonera. Tuttavia, la responsabilità primaria ricade sui giocatori, che devono dimostrare un cambio di mentalità e di atteggiamento. Episodi come quello che ha visto protagonista Leao, che ha zittito i tifosi, non fanno che aggravare la situazione, creando ulteriore distanza tra la squadra e i suoi sostenitori.
La dirigenza e le scelte di mercato non sono esenti da critiche. L'espressione di Ibrahimovic durante la partita contro il Parma, così come la presenza di Alvaro Morata sugli spalti, sono emblematiche di una situazione che richiede interventi immediati e decisivi. Il mercato, evidentemente, non ha soddisfatto le esigenze della squadra, lasciando lacune che ora si manifestano in modo palese sul campo.
Il Milan si trova quindi a un bivio cruciale. La necessità di un cambiamento radicale è evidente, ma deve partire da una presa di coscienza collettiva. Dirigenza, staff tecnico e giocatori devono allinearsi verso un obiettivo comune, ritrovando quella mentalità vincente che ha caratterizzato i momenti migliori della storia del club. Solo attraverso un impegno totale e una rinnovata dedizione sarà possibile invertire la rotta e riportare il Milan ai livelli che la sua storia e i suoi tifosi meritano.


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