The last dance Milan-Verona può esser l’ultima partita in rossonero per qualcuno

02/06/2023

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Domenica può esser la gara di addio per alcuni giocatori. Ovviamente, addio alla maglia del Milan.
Già perché la rosa di quest’anno potrebbe esser sfoltita e rimpolpata in molti giocatori.
Lasciamo perdere il discorso de Katelaere. Meriterebbe di andare a farsi le ossa e crescere altrove, ma l’esborso per il suo cartellino – e l’ego della dirigenza tecnica – non lo porterà certo lontano da Milanello.
Ecco quindi che la gara col Verona potrebbe essere l’ultima passerella (dal docufilm The last dance), per qualcuno che ha avuto la fortuna di indossare la maglia del Milan in questo campionato. Ovviamente al netto di eventuali elementi da player trading per far cassa. 
Pescando dalla rosa, ce ne sarebbero molti che vorrebbero/dovrebbero cambiare aria.
Pensiamo a Dest, Origi, Rebic, Mirante, Tatarusanu, Vasquez, Ballo-Touré, Gabbia, Adli, Vrankxx, Bakayoko e Messias. Per arrivare, lo affronteremo dopo, al discorso Diaz.
Non significa che andranno tutti via. La società non può permettersi di cambiare così tanti giocatori. Ovviamente chi rischia di più sono quelli in prestito con il diritto di riscatto.
Poi subentra anche il discorso ingaggi, per alcuni decisamente fuori mercato.
Però è chiaro che di questi giocatori la gran parte non è ben vista da Pioli, dal momento che non li ha quasi mai impiegati con convinzione e continuità.
E questo rende più difficile intuire il loro futuro.
Per esempio, Adli ha fatto vedere buone cose quando impiegato. Idem Vrankxx. Rimarranno, andranno in prestito o cosa?
Origi, preso con i postumi di un grave infortunio, è difficile dare un giudizio. Non è un centravanti, ma si è dimostrato efficace nel ruolo di vice Leao.
Se le sirene della Premier si fanno sentire, sarebbe tutta plusvalenza.


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Qualcosa si sta muovendo sui portieri (meno male), sperando che Maignan rimanga sempre al suo posto.
Messias è quello che abbiamo sempre visto: Brera lo appellerebbe come un “onesto pedatore”, che potrebbe far comodo in panchina, visto l’esiguo ingaggio.
Gabbia vorrebbe giustamente giocare, ma davanti ha Thiaw, Tomori, Kjaer e Kalulu, decisamente più pronti di lui.
Dicevamo di Diaz. Il suo riscatto dal Real Madrid diventerà materia di trattativa. A 15 milioni potrebbe rimanere, oltre è meglio lasciarlo andare. Parliamoci chiaro: è un giocatore di talento che spaccherebbe le partite se entrasse nel secondo tempo o negli ultimi 20 minuti. Per tutta la gara, specialmente in partite chiuse o in Champions League non ha purtroppo “Le Phisic du Role” (cit. Pellegatti) che gli consente di resistere al gioco fisico di gente con 20 kg e molti centimetri in più. Il paragone con Maradona e Messi purtroppo è fuori luogo. E’ semplicemente troppo piccolo, specialmente se poi in squadra schieri Bennacer, che però è un formidabile recupera palloni.
Ballo-Tourè non è da Milan e Bakayoko è il classico giocatore prigioniero di un contrattone che non vale.
Ecco quindi che quella con il Verona potrebbe essere la gara di addio per molti.

PS: volutamente non abbiamo parlato di Ibrahimovic.
 


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