Nulla è dovuto, tutto è da conquistare Per tutto il resto c’è il multiverso
Sfoglia, usa mouse e frecce


______
La brutta figura in Coppa Italia porterà strascichi, ma non deve far perdere il lume della ragione con isterismi senza senso. Bisogna analizzerà le difficoltà ed i problemi che ci portiamo dietro da alcune partite, per poi lavorare su questi aspetti e migliorare il nostro status di squadra.
Col Torino è stato veramente un brutto Milan, e peggio delle nostre trame di gioco, c’è stato solo l’atteggiamento supponente da parte dei giocatori da cui ci si aspetta di più. Che poi sono gli stessi che le motivazioni per batter cassa le trovano sempre.
Al triplice fischio si è letto di tutto, 99% fandonie da bar dello sport dopo l’aperitivo delle 19 a base di rum, ma c’è quell’1% che merita una considerazione particolare.
Prima della partita Maldini parla di ambizione riguardo la voglia di competere in tutte le competizioni, Pioli però manda in campo un undici senza senso. Tra l’altro la cosa assurda è che nel primo tempo, seppur con uno schieramento inedito ed una età media di 21 anni, tutto sommato non si fa una brutta gara, in relazione anche al turnover pesante apportato alla formazione.
Penoso invece il secondo tempo, quando in superiorità numerica, facciamo entrare cinque titolari per passare il turno. Risultato finale: fuori dalla coppa, giocatori spremuti per 120 minuti e morale sotto i tacchi.
La cosa meno rispettosa è stato l’atteggiamento sbruffone di molti giocatori, una sorta di mancanza di rispetto verso i molti tifosi che al freddo hanno assistito ad uno spettacolo indecente. Cose che possono capitare, le squadre perfette non esistono e nell’arco di un anno il rendimento può non esser costante, ma già leggendo la formazione iniziale, si era capito che c’erano tutti i presupposti per lo psicodramma finale.
Provando a comprendere le ragioni di una scelta del genere da parte del mister, troviamo ragionevole il fatto di provare a far risposare qualche mamma santissima che da tempo tira la carretta. Così però l’allenatore inconsapevolmente ha dato un segnale sbagliato ai ragazzi sull’importanza comunque della gara. Una volta entrati i titolari ormai l’inerzia della gara non era dalla nostra parte e cambiarla in corso è operazione sempre ardua.
Chiaro che tutto questo ha un punto comune di partenza, i troppi infortuni a cui il Milan è sottoposto negli ultimi anni. Non potendo contare su una rosa di 50 giocatori dello stesso livello, per ovvi motivi economici, sarebbe il caso di affrontare la questione in modo diretto prendendo decisioni per il bene del club. Prima di impazzire parlando di allenatore da cambiare, campagna acquisti da rifare, DS da licenziare, sarebbe ora di ottenere spiegazioni sui continui guai muscolari dei componenti della rosa e degli interminabili periodi per recuperarli.
Al netto delle assenze, il Milan sta facendo un buon cammino quest’anno in campionato ed in Europa, anche se amanti delle sostanze stupefacenti sbraitano al primo pareggio.
Inutile fare minestroni poco saporiti, mettendo nel calderone delle prestazioni non all’altezza il pareggio casalingo con la Roma domenica scorsa. Con i capitolini il Milan ha dominato e controllato la gara per ottantacinque minuti e pigramente difeso su due calci piazzati che sono costati due punti.
Che ci sia da lavorare per perfezionare la nostra gestione è lampante, e da persone intelligenti lo staranno già facendo.
Seppur giovane, questa rosa deve capire che nulla gli è dovuto, tutto deve esser conquistato sul campo. Per quelli che invocano una rivoluzione, lasciamo il multiverso, unico mondo in cui possono vivere.
FVCR
YouRedBlack
Leggi il prossimo articolo
Lecce-Milan: presentazione della partita
Vai al Sommario del
Magazine di questa settimana
Magazine di questa settimana