A Torino il Black-out Una serata storta, in cui tutto è girato per il verso sbagliato

04/11/2022

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Se il Milan a Torino avesse segnato le due azioni in solitaria di Leao probabilmente non avrebbe incassato i due gol dalla squadra di Juric.
Siccome "con i se e con i ma" non si va da nessuna parte, siamo qui ad analizzare una partita in cui il Milan non solo ha incassato due gol, ma non ha mai tirato in porta.
Dobbiamo rendere atto, per onore di statistica, che Leao ha un problema con le conclusioni in porta, considerando oltre ai tiri di Torino, anche la traversa presa a San Siro contro il Salisburgo.
Il problema dei gol di Leao lo rende un po' meno campione di quanto in realtà sia da parte dei critici del calcio, ma è indiscutibile che in questo momento è uno dei giocatori più decisivi del calcio mondiale.
Gli manca un po' il gol? Ce ne possiamo tranquillamente fare una ragione, non è un cecchino, ma stiamo parlando di 4 assist e 5 gol in Serie A e un gol in Champions: li buttiamo via?
Tornando alla gara di Torino, si è compreso quanto l'assenza di Giroud e di Leao pesino tantissimo non solo sulla capacità di concludere a rete, ma sui movimenti dei compagni.
Il Torino ha pescato da cilindro un gol su calcio piazzato e uno su disattenzione dei centrocampisti dopo un rinvio del portiere, per il resto il Milan non ha rischiato praticamente niente.
La gara di Champions ha creato probabilmente qualche scoria nelle gambe dei rossoneri e il solito ritmo di gara, caratteristica della squadra di Pioli, non si è visto e la pericolosità è crollata.
Giroud è un giocatore che oltre a lottare sulle palle alte, fa muovere la difesa avversaria, accorciando o allungando in un lavoro sporco e poco percepito, ma certamente fondamentale per creare gli spazi.
Per Leao non è che soffra la fisicità di un difensore o i raddoppi di marcatura, quanto la presenza nel vivo del gioco, caratteristica che apparteneva al "vecchio" Leao e che sembrava superata definitivamente.
A centrocampo, con tutto l'impegno che Pobega può metterci, finisce comunque con il formare una copia meno affiatata e male assortita con Tonali, da cui la manovra che scorre meno rapida e con giocate meno profonde.
A Torino, quindi, c'è stato un black-out, provocato da un uno-due che ha stordito la squadra e che ha fatto pensare più alla gara di Champions che al campionato.
Il problema non è cadere, ma rialzarsi: il Milan contro il Salisburgo, squadra tutt'altro che facile, si è rimesso in piedi ed è subito tornato a correre.
Cancellare Torino e i suoi fantasmi sarà la prima preoccupazione di Pioli in vista della gara di sabato.


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