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Se il Milan ha pareggiato su un campo difficile come quello di Salisburgo, peggio è andata al Chelsea. Ma la sconfitta dei londinesi in Croazia, oltre a provocare il clamoroso esonero dell’allenatore Tuchel, ha di fatto messo il Milan nelle condizioni di dover fare almeno 4 punti con la Dinamo di Zagabria per avere la chance di passare il turno. E si comincia mercoledì a San Siro.
I croati sono una squadra ostica che, come dimostrato anche dal Salisburgo, fa del dinamismo la sua arma principale. Il Milan, abituato ai ritmi del campionato italiano (dove pur eccelle), è andato in difficoltà.
Occorre rendersi conto che in Europa, soprattutto le squadre medio-piccole, vanno ad una velocità cui non siamo abituati. Poi anche il Bayern ha surclassato fisicamente l’Inter, ma è solo la conferma alla regola.
A San Siro non sarà facile. La Dinamo sta dominando il proprio campionato: su 8 gare ne ha vinte 7 e pareggiata una, segnando 27 reti e subendone 10. Una piccola macchina da gol.
In panchina siede l’esperto Ante Cacic, subentrato nello scorso aprile, una vecchia volpe che sa mettere in campo le squadre.
La partita contro il Chelsea ha visto il gol al 13mo minuto di Orsic, e poi un dominio per tutta la gara sui Blues, che hanno più volte rischiato di prendere altre reti.
In squadra giocano vecchie conoscenze del calcio italiano coma Ristovski (ex Bari, Latina e Parma) e Petkovic (ex Trapani, Bologna e Verona).
Pioli avrà il problema di chi scegliere, specialmente a centrocampo. Spremere continuamente Bennacer e Tonali può esser rischioso, specialmente in vista del big match col Napoli. Però i tre punti sono necessari, visto come si è messa la classifica del girone.
La sensazione è che schiererà la formazione migliore, proprio per non compromettere il cammino in Champions League.
Sulla carta siamo molto più forti a livello di rosa, ma poi il verdetto del campo bisogna conquistarselo, col gioco e con il cuore.