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Tanto era stato decisivo nel secondo posto dello scorso campionato, tanto è ininfluente finora in questo.
Infortunato cronico, con problemi e ricadute, che ne hanno caratterizzato la stagione. In molti però insinuano che in realtà Rebic non sia proprio un “cuor di leone” e che molti dei suoi acciacchi abbiano origine diversa.
Giusto per dare una dimensione, finora ha giocato due gare in più di Ibrahimovic, un signore che ha quarantanni! Uno che tutti dicono sia finito perché il fisico non regge più.
La sua reiterata indisponibilità comincia a lasciare più di un sospetto e retro pensiero anche nei tifosi, che pure l’adorano. Ma queste sue continue assenze pesano e lasciano perplessi.
Come il presunto “infortunio” addirittura nello spogliatoio tra il primo e il secondo tempo nel derby. Una cosa più unica che rara per un giocatore che stava in panchina…
Peraltro la sua carriera è costellata di alti e bassi, con un numero incredibile di cartellini di vario colore.
La caratura tecnica non si discute, ma ci sono aspetti comportamentali e caratteriali su cui occorre fermarsi a riflettere.
La sua presenza, con la giusta concentrazione, dovrebbe essere un valore aggiunto, specialmente quando parte dalla panchina nei secondi tempi. Così come i suoi movimenti a centro area che l’hanno visto fare gol importanti e di grande determinazione.
Ma per far tutto ciò deve essere in campo e con la luna giusta. Non proprio un esempio di affidabilità.
Un tema da affrontare per l’area tecnica del futuro
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