Donnarumma: farlo giocare o no? Non c’è un solo motivo valido per lasciarlo in panchina contro la Juventus

07/05/2021

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Tutto sembra portare al fatto che Gigio Donnarumma potrebbe diventare un giocatore della Juventus. Indiscrezioni, frasi dette e non dette, mezze ammissioni, fiumi di inchiostro e parole.
Di certo non c’è ancora nulla, come avrebbe ammesso lo stesso giocatore in un incontro con i tifosi, se non l’offerta immutabile del Milan: 8 milioni a stagione e bonus vari. Di più non è sostenibile.
Questa fase di stallo, magari anche solo apparente, con la Juventus che in queste cose ci sguazza, c’è una parte dei tifosi che vorrebbe il panchinamento del portiere fino alla fine del campionato o almeno per la partita di Torino.
Una soluzione estrema che non risolverebbe nulla, in questa fase, e che porterebbe un danno solo al Milan.
Un conto sarebbe stato optare per questa strategia da gennaio o meglio da ottobre: non firmi, non giochi. Magari avrebbe avuto ripercussioni anche sul suo ruolo in nazionale, e poteva essere una tattica, opinabile, ma pur sempre logica in un gioco di forza.
Non schierare adesso Donnarumma sarebbe solo autolesionistico. Ci si priverebbe del suo talento e si farebbe una figura puerile, non riconoscendogli di essere un professionista.
L’argomento di coloro che spingono per la panchina è semplice: e se facesse un errore o fosse meno determinato in un’occasione che ci costa la partita? Sarebbe un (sempre possibile) banale errore o verrebbe considerato un gentile omaggio alla sua prossima squadra?
Francamente, non è pensabile che il portiere della nazionale, cresciuto nelle giovanili del Milan, che frequenta Milanello da quando era bambino e che si è sempre proclamato tifoso rossonero, possa arrivare a tanto. In primis perché si giocherebbe la reputazione, che magari non sarà tutto, ma aiuta.
E poi perché non sarebbe corretto non riconoscergli il fatto che è un professionista, con pregi e difetti, ma pur sempre uno che il suo l’ha sempre fatto.
Se esistesse poi una possibilità che grazie alle sue parate il Milan conquistasse la Champions League, siamo sicuri che il primo a gioirne sarebbe proprio lui. E magari potrebbe far pendere il piatto della bilancia verso un rinnovo.
Quindi, perché lasciarlo fuori?



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