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Zlatan Ibrahimovic fa sempre notizia.
Sembra che qualsiasi cosa faccia, pensi o semplicemente si presuppone che possa fare lo metta in cattiva luce.
Probabilmente Lukaku non fa così notizia, segna ma il suo destino è quello di restare ai margini della comunicazione.
Ibra invece basta che parli con un arbitro o si sieda con degli amici che tutto quanto viene vivisezionato e interpretato a piacere.
Non è un caso che il giudice sportivo abbia comminato una squalifica di una giornata per "critica irrispettosa con atteggiamento provocatorio", termini utilizzati per gli allenatori, perché per i giocatori si interviene, si parla e si espelle per insulti.
Maresca, d'altronde, non è la prima volta che fa il protagonista, come ha detto Capitan Donnarumma, contro il Milan, ma non è Maresca il motivo del contendere.
L'atteggiamento diffuso dei media è sempre e comunque negativo nei confronti di Ibra. Ricordate la polemica per il passaggio in moto verso Sanremo? La polemica era incentrata sul fatto che in epoca covid-19 non si poteva fare: più pretestuoso di così?
Tutto fa brodo, i giornali devono vendere, i siti fare click e le TV incollare 10 minuti le persone davanti allo schermo.
Un bel gioco, probabilmente pensato da qualcuno, molto invidioso e molto spaventato da un quarantenne, per cercare di turbare la serenità di Ibra e cercare di disturbare lo staff rossonero.
Non è altrettanto un caso che le notizie sull'uscita di Donnarumma, dato verso Torino, spuntino con insistenza.
D'altronde, stando così le cose, la classifica qualificherebbe tre lombarde e una torinese in Champions League e da Roma in giù la cosa non è particolarmente gradita.
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