Gigio, Calha, Ibra: c'è prima il Milan! Rinnovo sì, rinnovo no, la visione rossonera non cambia

02/04/2021

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Far giocare tre partite alle nazionali, tra cui molte amichevoli, in questo periodo Covid e con i calendari così intasati, denota ancora una volta la lungimiranza delle istituzioni calcistiche.
Non che avevamo bisogno di un’ennesima testimonianza, ma si spera sempre che il peggio sia passato. In Italia, per esempio, una squadra ha potuto tranquillamente sbugiardare il protocollo Covid firmato ad inizio stagione da tutte le società di Serie A, e cavarsela con una semplice multa.
Non per far spiccia polemica, ma come può esser regolare un campionato del genere? Con esami pilotati, stipendi non pagati e protocolli sanitari stracciati? L’etica sportiva va a farsi benedire.
Il movimento calcio perde sempre più credibilità, fortuna vuole che almeno una buona news ci rallegra la settimana, la seria A non sarà visibile in esclusiva su Sky. Scusate, ma un piccolo brindisi ce lo concediamo, siamo tutti contenti. Noi perché possiamo finalmente sorbirci telecronache e opinioni imparziali, e loro perché così possono dedicare tutti gli sforzi nello sviluppare un canale telematico a tinte bianconere o qualsiasi altro colore che non sia il nostro.
La cosa fa “godicchiare” un po' di più, se pensiamo che senza l’appoggio di TIM, Dazn probabilmente non avrebbe centrato l’obiettivo, e se poi in Telecom ci sono i cattivoni di Elliott, beh il resto vien da sé. Cin cin, alla salute di Caressa e compagnia bella!
Ma parliamo di noi stessi, anche perché nel marasma del calcio italiano, i pennivendoli ci ricordano ogni giorno le scadenze dei contratti dei nostri atleti. Un giorno usano toni allarmistici, altri toni più distensivi, insomma, come solito non sanno nulla. Fortuna vuole che almeno noi di aumenti ne possiamo parlare con i nostri calciatori, possiamo discutere sul fatto se meritino o meno la maggiorazione del compenso, ma di una cosa siamo sicuri, a fine mese lo stipendio arriva sul conto bancario. Bisognerebbe avvisare di questo i vari Gigio, Calha, ecc. Oggigiorno, non è cosa da poco esser pagati puntualmente.
Il Milan ha proposto il raddoppio dello stipendio al turco, otto milioni l’anno ad un ventiduenne con zero presenze in Champions e lo stesso compenso attuale al difensore più scarso della batteria dei centrali difensivi. Ecco, Romagnoli non l’abbiamo voluto mettere volutamente nel titolo, per diversi motivi: non ha la caratura degli altri, è il capitano e dovrebbe dar l’esempio come fatto in passato, ed infine ci pensano già gli scopiazzatori di veline ad evidenziarlo sui quotidiani.
Su quello che dovrebbe esser il più autorevole giornale sportivo nazionale, giorni fa, in prima pagina, campeggiava l’immagine di Alessio con le possibili destinazioni: Juve o Barcellona. Con tutto il bene che si vuole al ragazzo ed ai miracoli “Raioleschi”, scrivere una cosa del genere mette in dubbio la serietà dell’autore dell’articolo, fosse stato il primo aprile, avremmo capito più la cosa.
A proposito di primo aprile, facciamo gli auguri a colui che ha cambiato il calcio negli anni ottanta-novanta, all’immenso Clarence, ed anche a Zac che con il suo scudetto nel ’99 ci ha regalato una cavalcata entusiasmante quanto sorprendente.
Tornando ai temi calcistici, nella settimana in cui i cugini di campagna presentano il nuovo logo, tra l’altro simile a quello del loro amato Mauro Icardi, BMW si lega al Milan come Partner Premium. Secondo voi, quale notizia è stata riportata dai media? Non premiamo nessuno, troppo facile rispondere.
Proprio all’evento di presentazione di questa nuova partnership, il nostro Presidente Scaroni ha detto una cosa chiara e che dovrebbe esser un mantra per il tifoso oggi: «Questo Milan mi piace, d’altra parte non è che possiamo vincere tutte le partite. Mi piace soprattutto lo stile della nostra squadra, dell’allenatore e del management. Non ci esaltiamo quando siamo primi, non ci abbattiamo quando siamo secondi. Soprattutto non ci lamentiamo mai. Abbiamo avuto infortuni, Covid, ha mai sentito una parola di lamentela da parte del Milan? No, questo è lo stile Milan, un ingrediente fondamentale del nostro futuro». E ancora sui rinnovi: «A queste domande non rispondo. Vanno fatte a Gazidis e Maldini, a chi si occupa attivamente di questi temi. Fiducia? No, io ho fiducia nel Milan».
Bisogna sempre differenziarsi dagli altri, la grandezza del Milan berlusconiano passava anche da quello.
Ricordatevi sempre che il Milan viene prima di tutto e tutti.
FVCR

YouRedBlack


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