Torna Ibra e torna la fame Anche a mezzo servizio il Leader vocale e morale serve come l’aria

19/03/2021

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Si può dice ciò che si vuole, ma per questo Milan la differenza tra avere Ibrahimovic in campo e non averlo è evidente e incontrovertibile.
Non è solo una questione di gol e assist prodotti, ma di personalità e… fame.
Questo signore attempato dal carattere di acciaio a quasi 40 anni ha ancora una voglia di vincere che i ventenni (che non hanno mai raggiunto nulla o quasi professionalmente) si sognano.
Dovrebbero entrare in campo con la voglia di bruciare l’erba, di voler dimostrare di esser bravi e magari campioni, di esser migliori degli avversari, di esser una grande squadra. Invece, alle prime difficoltà la maggior parte dei giocatori in campo si comporta come un pulcino bagnato. E grinta e determinazione si sciolgono come neve al sole.
Si dirà che sono giovani, che manca l’esperienza, ma questo non è sempre la giusta motivazione e spesso è un alibi. Invece è un problema di mentalità. In molti manca quella voglia di emergere che fa triplicare gli sforzi e andare ben oltre il compitino. Da gennaio in poi a questo Milan manca quello spirito che aveva permeato la squadra per tutto il 2020.

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Solo nel primo tempo contro la Roma si è rivisto quel Milan, e in parte anche contro il Manchester United all’andata.
La mancanza di energie mentali non può esser figlia di una preparazione invernale sicuramente con qualche errore. Prova ne sia che quando smettiamo di attaccare, subiamo l’avversario in modo eccessivo.
Certo, pesano gli infortuni, pesa il non avere dei sostituti all’altezza, pesa il giocare ogni tre giorni. Tutto vero. Ma tutti vediamo giocatori che spesso si assentano dal gioco o si limitano al compitino.
Ecco, Ibra in campo serve anche a questo: un leader vocale che non fa mai calare la concentrazione. Nelle difficoltà, i compagni guardano lui. Che un po’ li fulmina con le occhiatacce e un po’ li sprona con frasi motivazionali. Purtroppo, molti di loro hanno ancora bisogno della balia, che gli ricorda cos’è la fame.

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