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Andare a Verona per il Milan non è mai facile. Sarà per i tanti ricordi negativi di due scudetti persi (eufemismo) al Bentegodi, sarà che storicamente contro gli scaligeri sono sempre state partite ostiche e generalmente “ruvide”.
Peraltro è stato designato come arbitro Orsato, un veneto che non ci ha mai portato particolarmente bene e che (altro eufemismo) non ci vede con occhio benevolo.
Fatto sta che nel momento più topico della stagione, e prima della partita con il Manchester United, il Milan si presenterà con più cerotti del solito, situazione aggravata anche da uno stato di forma precario, quantomeno a livello mentale.
La scialba partita contro l’Udinese, riacciuffata per un mero colpo di fortuna a tempo scaduto, può aver lasciato scorie nella testa dei giocatori, specialmente quelli che maggiormente hanno deluso, come Leao, Diaz e Rebic.
Ma se per il croato l’impegno quantomeno fisico e di cattiveria non viene mei meno, per gli altri due c’è da farsi il segno della croce. Del resto Pioli questi ha a disposizione per l’attacco e questi può utilizzare.
Siamo anche sicuri che Gigio Donnarumma non farà drammi sul gol preso: ormai ha una maturità che va ben oltre la carta d’identità.
Incontreremo un Verona decisamente in palla, come testimoniano il pareggio casalingo con la Juventus e i tre gol rifilati in trasferta al Benevento di Inzaghi. Non è un caso che la squadra di Juric sia all’ottavo posto in classifica (38 punti) dietro alla Lazio e davanti al Sassuolo.
I veneti non sono proprio una macchina da gol, ma hanno la terza difesa del campionato, dietro solo a Juventus e Inter. Hanno infatti subito 27 gol mentre i rossoneri sono già a quota 30.
All’andata finì 2-2, con due autoreti (Magnani e Calabria) e gol di Ibra e Barak. In quella gara Zaccagni fu imprendibile per la nostra difesa, che non riuscì mai a prendergli le misure, facendolo sembrare Platini. Speriamo che adesso Pioli abbia pensato alle contromisure.
Domenica Juric dovrebbe schierare il suo solito 3-4-2-1, con Silvestri in porta; in difesa Gunter, Lovato e Magnani.
A centrocampo Faraoni, Ilic, Tameze e, Lazovic.
In attacco Barak e Zaccagni con punta centrale Lasagna.
Probabili alternative, anche dalla panchina, i pericolosi Miguel Veloso e Dimarco, già autori di ottime prestazioni.
Pioli sfoglia la margherita degli abili e arruolati. Fuori Ibra, Bennacer, Mandzukic e Calhanoglu per infortunio, deve sperare in un recupero lampo di Sandro Tonali. Quasi sicuramente Kjaer verrà preservato per l’incontro di giovedì con il ManU, ma comunque anche lui è reduce da infortunio.
La possibile formazione potrebbe essere: Donnarumma tra i pali; difesa a 4 con Calabria, Romagnoli, Tomori e Theo Hernandez.
A centrocampo Kessie e Tonali (Meitè in alternativa).
In attacco Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao e Rebic. Tra questi due uno giocherà largo a sinistra e l’altro punta centrale, con la possibilità di scambiarsi. L'alternativa è lo schieramento di Krunic mezzala.
In panchina troveranno posto Dalot, Kjaer, Gabbia, Krunic, Hauge e Castillejo.
E’ una delle trasferte più ostiche del campionato, e questo Pioli lo sa. Speriamo che i giocatori la affrontino come il primo tempo contro la Roma e non come la gara con l’Udinese.
Noi ci crediamo.
FVCR
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