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La vicenda del rinnovo di Gigio Donnarumma sta diventando grottesca.
Mino Raiola ha rilasciato delle dichiarazioni incredibili ai media, non ultima quella in cui afferma che nessuno dei suoi assistiti lo giudica come un parassita.
Che bell'immagine.
Peccato che certi parassiti si attaccano a ciò che li tiene in vita, ossia chi gli fornisce il sostentamento e, nel caso calciatori - procuratori - il sostentamento proviene dalle società di calcio.
Spostare l'attenzione, mostrare il dito e non la luna è una pratica semplice, ma è altrettanto facile da smascherare.
Possiamo dire che l'ultimo rinnovo di Donnarumma ha comportato l'ingaggio del fratello?
Possiamo dire che se non si è trattata di estorsione è un chiaro ed evidente caso di circonvenzione di incapace. Non fraintendete, non è il Milan l'incapace, che sia chiaro.
Ebbene, non solo ci risiamo con il rinnovo, ma la questione si trascina senza che il giocatore, come la scorsa volta, si pronunci mai.
E come la scorsa volta, il rendimento leggermente cala, come se questa pressione si faccia sentire.
Mino Raiola chiede un rinnovo di 3 anni a 10 milioni a stagione, un aumento del 66.6%, con il 6 periodico.
Se in periodo di pandemia la cosa può sembrare a qualcuno normale, fatecelo sapere, perché per noi non lo è per niente.
Ma soprattutto, quanto può durare questa manfrina?
Può il Milan permettersi di perdere il giocatore a zero?
Ma soprattutto, non si doveva arrivare fino a questa condizione.
Finisce anche febbraio e i rinnovi non arrivano.
Il mercato di gennaio è stato di prestiti e resuscitati.
Il calcio italiano, il Milan ed Elliott possono fare questa figura?
E poi, è vera la notizia per cui sul contratto di Donnarumma si stiano tanto interessando in Lega e Federazione?
Quali sono i motivi?
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